I guai non paiono finire per Psystar. La piccola società balzata improvvisamente agli onori della cronaca per l’annuncio di un clone Mac non autorizzato, non solo deve fronteggiare lo scetticismo di chi comincia a notare qualche falla nella sua credibilità (tra cui una sede sociale in un luogo dove nessuno pare saperne nulla), ma anche le ire dei responsabili del progetto OSx86.
Il gruppo che si occupa di sviluppare l’hack che consente a Mac Os X di girare su hardware PC generico (e che permette a Psystar di far girare Leopard sui suoi OpenPro) non sembra essere stato messo al corrente dell’iniziativa commerciale del produttore di cloni. Netkas, il principale responsabile di OSx86 e creatore dell’emulatore EFI usato da Psystar, nega di avere mai sentito parlare prima di quando l’hanno fatto i giornali, del produttore di PC di Miami; Netkas avrebbe anche provato a contattare Psystar senza alcun risultato, dice Engadget. Lo sviluppatore è talmente arrabbiato da avere cambiato il diritto di licenza del software proibendo un uso commerciale, ovvero quello che ne sta facendo Psystar.
Engadget avrebbe contattato Rudy Pedroza (che con il, probabilmente, fratello, Robert Pedroza gestisce Psystar) ricevendo risposte contraddittorie da cui si ricava l’impressione che il costruttore di cloni non ha effettivamente mai avuto alcun contatto con Netkas visto che Pedroza ha chiesto di essere chiamato dall’hacker russo, poi ha voluto un numero di telefono e infine ha negato di avere mai usato l’emulatore Efi.
Intanto si è appreso che il sito di Psystar da questa sera, pur restando regolarmente on line, non riceve più ordini per problemi con il sistema di carte di credito. Quali siano questi problemi non è dato di saperlo. Alcuni naviganti, nel frattempo, hanno notato che lo stesso sito è stato costruito usando un template non commerciale che si trova su Internet.
Ma se tutti cominciano a dubitare dello spessore di Psystar c’è qualche Vip disposto a dare credito al produttore (?) di Pc di Miami. L’inatteso sostenitore è nientemeno che Steve Wozniak che proprio oggi ad Ars Technica ha dichiarato il suo interesse per il clone e di essere disposto a comprarsene uno. Anche se è molto probabile, dice il Woz, che Apple, a breve, possa rilasciare un patch che impedirà ad clone di funzionare.