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Se siete negati con la fotografia, forse il Prosthetic Photographer potrebbe essere il gadget che fa per voi: si tratta di un apparecchio molto particolare che viene collegato alla DSLR o alla mirrorless ed impugnato dall’aspirante fotografo costringendolo a fare foto… perderete
Il dispositivo analizzerà le scene riprese man mano che si sposta la fotocamera e, una volta individuato uno scatto considerato di qualità, rilascerà una piccola scarica elettrica sui muscoli del braccio dell’utente, che “obbligheranno” alla pressione del pulsante per eseguire lo scatto.
L’intelligenza artificiale alla base del Prosthetic Photographer è stata addestrata sul set di dati CUHKPQ, che contiene 17.000 foto Internet recensite da persone reali; grazie a queste informazioni il dispositivo è in grado di distinguere una ripresa di qualità da uno scatto non degno di essere ripreso.
Per quanto futuristico, il Prosthetic Photographer è più che altro un gadget dal valore simbolico, che vuole evidenziare come l’intelligenza artificiale stia man mano raggiungendo un livello di indipendenza e capacità di valutazione tale da poter fare a meno dell’apporto umano, tanto che in questo caso il “braccio” dell’uomo diventa semplicemente uno supporto, un meccanismo utile e necessario al solo scatto, eseguito involontariamente attraverso una scarica elettrica.
Con il Prosthetic Photographer la parti si invertono, è il dispositivo a prendere decisioni e a eseguire valutazioni estetiche, l’unica utilità dell’uomo è semplicemente quella di trasportare la fotocamera e scattare quando gli viene ordinato di farlo.