Ricercatori di Adobe hanno sviluppato una nuova tipologia di display trasparente che consente a immagini virtuali di apparire in modo convincente accanto a oggetti reali.
Visori e occhiali per la Realtà Virtuale permettono già ora di mostrare insieme oggetti del mondo reale e digitale ma questo approccio richiede che ogni persona abbia un suo visore, mentre la nuova soluzione proposta permetterebbe di mostrare a più persone oggetti reali e virtuali insieme, con funzionalità che potrebbero essere utili nell’ambito della vendita al dettaglio e altri ambiti ancora.
L’idea nota internamente come “Project Glasswin” sarà mostrata da Adobe al Siggraph, conferenza sulla grafica computerizzata organizzata annualmente negli Stati Uniti, ma il sito Axios è riuscito ad avere delle anticipazioni direttamente dal quartier generale Adobe.
I tradizionali display LCD possono essere resi trasparenti rimuovendo il meccanismo di retroilluminazione, rendendo però l’effetto visivo “fioco” ma non permettono di sovrapporre elementi virtuali a un oggetto reale collocato dietro.
L’approccio di Adobe combina un layer LCD trasparente con la tecnologia usata negli occhiali smart permettendo di cambiare al volo tra opacità totale o trasparenza completa. L’unità mostrata, dalle dimensioni di un registratore di cassa, integra un PC standard con le due tecnologie per il display e uno strato per il touch-screen che permette di ospitare un illuminatore nel quale possono essere posti oggetti reali.
Il risultato finale visibile dall’utebte si presenta come immagini con vari livelli sulla falsariga di quelli che è possibile realizzare con Photoshop: il layer più in alto è quello digitale, collocato di fronte a qualunque oggetto reale inserito all’interno dello scatolotto.
Dal punto di vista di Adobe, i contenuti da mostrare con questa tecnologia possono essere creati con applicazioni quali Photoshop, After Effects o Premiere Pro.
Il progetto ha visto impegnato un team di ricerca di cinque persone per circa un anno, sfruttando materiali che costano migliaia di dollari, usati tipicamente per lo più in abbinamento a occhiali smart e relativi controller, ordinati su misura dalla Lettonia con costi complessivi intorno ai 4000$ per unità. Riuscendo a produrre questo accessorio in quantità, i costi dovrebbero essere molto inferiori.
“Non è un esotico dispositivo intrinsecamente costoso”, ha riferito Abhay Parasnis, CTO di Adobe. L’azienda è alla ricerca di nuovi modi per consentire ai creatori di contenuti di avvicinare mondo digitale e mondo fisico. Glasswing è un progetto di ricerca ma altri due progetti, in qualche modo collegati a questo, sono in arrivo: Aero è pensato per consentire di trasformare facilmente contenuti Photoshop e Dimension in oggetti per la Realtà Aumentata; Fresco è un’area di disegno digitale che somiglia molto a una superfice reale, con la possibilità di aggiungere liquido e anche aria per creare acquerelli digitali.
Adobe per il momento non prevede di iniziare a produrre dispositivi tipo monitor ma spera di convincere i produttori di display che vale la pena di perseguire il progetto. A lungo termine, Parasnis ritiene plausibile un approccio con grandi display utilizzabili su pareti o come finestre di vari luoghi di lavoro, permettendo di avere allo stesso tempo sia grandi display, sia superfici trasparenti.