Google ha ormai chiuso il sipario sul Project Ara, il progetto di uno smartphone modulare lanciato da Motorola nel 2013. Dalle ultime indiscrezioni sembra però che Google non abbia gettato dalla finestra il progetto ma possa in futuro agevolarne un potenziale sviluppo con alcuni partner per portare la tecnologia del Project Ara ai consumatori, probabilmente attraverso accordi di licenza.
In effetti anche se il progetto di Google si è concluso con un nulla di fatto, non si può certo dire che la filosofia di uno smartphone modulare sia definitivamente tramontata; basti pensare ai recenti LG G5 e Moto Z, due dispositivi che fanno proprio dei moduli intercambiabili il loro cavallo di battaglia.
Dan Makoski, fondatore del Project Ara è comunque fiducioso: “la modularità non è una moda – saprà resistere a lungo nella misura in cui gli esseri umani sapranno dare più valore alla loro creatività rispetto al ruolo di consumatori passivi”.
Dan Makoski inoltre sta lavorando con una società chiamata Nexpaq, che si prefigge proprio l’obbiettivo di dare ai dispositivi attuali capacità modulari: Nexpaq sta infatti attualmente sviluppando cover modulari per smartphone, anche se non si sa quali dispositivi saranno compatibili e quando saranno disponibili sul mercato.
Nonostante lo scetticismo di molti osservatori, per qualcuno la possibilità di poter realizzare un dispositivo modulare e di poter personalizzare il proprio smartphone come si è fatto per anni con i PC è un’opportunità realizzabile e auspicabile, e gli sforzi di Project Ara potrebbero non andare perduti.