L’idea gli è venuta tra una tournée e l’atra, mettendo a frutto i tempi morti passati in aeroporto e in albergo: un’applicazione per iPhone che condensasse nel palmo di una mano i voluminosi real book, le raccolte di spartiti con i più usati standard jazzistici. E così, nel dicembre del 2008, è nata iRealBook applicazione per iPhone e iPad e anche per Mac, sviluppata dal bassista italo-svedese Massimo Biolcati, diventata un must tra i musicisti jazz affezionati al telefono della Mela.
«Suono molta musica originale con vari artisti. Succede sempre più raramente di suonare standard jazz e quindi tendo a dimenticarli. Ho pensato che sarebbe utile avere un promemoria in tasca con quelli più comuni. Provai inizialmente ad inserire dei PDF nella Photo app dell’iPhone, ma i risultati furono insoddisfacenti. E così decisi di fare un’applicazione ad hoc», spiega Biolcati, che da anni vive e lavora New York, dove suona con i più grandi jazzisti della Grande Mela come Terence Blanchard, Paquito D’Rivera e Ravi Coltrane.
Il salto dalle jam session alla programmazione, dalle note calde del suo basso alle fredde stringhe di codice, per Biolcati non è stato affatto traumatico. «Anche se non faccio musica elettronica e suono uno strumento prettamente acustico, in fondo credo che programmare sia un processo creativo molto simile alla composizione – spiega -Si tratta di risolvere piccoli problemi in modo elegante, ma sempre cercando di mantenere in vista la “big picture”, la visione d’insieme, insomma. Riesco a fare tutto da solo. Mi aiuta un collaboratore in Nuova Zelanda solamente per fare test e per mantenere i forum».
Del resto il valore aggiunto di iReal Book è proprio quello di essere stata sviluppata da un musicista per musicisti. «Credo sia stata proprio quella la mia carta vincente: essere un programmatore che però è anche un musicista e che quindi conosce bene le esigenze di chi fa musica. Del resto, qui a New York, sono davvero in tanti gli artisti che hanno un iPhone». E visto il successo della prima versione, sono arrivate anche quelle iPad e, come sviluppo quasi naturale, per Mac. «Partendo dal codice usato per iPhone – racconta – è stato facile sviluppare per iPad. Per Mac, invece, è stato necessario ridisegnare completamente l’interfaccia. Ho comunque potuto riutilizzare molte parti di codice dalla versione per iOS».
Differente il discorso per Android. «La versione dell’app per quella piattaforma, rispetto a quelle su iOS, è rimasta indietro. Attualmente ci sono diversi problemi tecnici che mi stanno impedendo di continuarne lo sviluppo. Ad esempio la questione della frammentazione dei dispositivi. Ce ne sono talmente tanti e talmente differenti che è quasi impossibile testarli tutti. Il risultato inevitabile è che su alcuni non funziona in maniera adeguata».
Nel futuro di Biolcati – oltre al jazz – c’è ancora la Mela morsicata e lo sviluppo software. «Continuerò ad espandere iReal Book con nuovi ritmi e nuove funzioni – promette – Ho poi recentemente finito una applicazione che si chiama Drum School per imparare a suonare la batteria, sviluppata in collaborazione con il batterista Ferenc Nemeth». Per ulteriori informazioni su iReal Book per Mac è possibile visitare il sito web di Massimo Biolcati. Ricordiamo che iReal Book per Mac è già disponibile su Mac App Store a 15,99 euro. La versione di iReal Book per iPhone è proposta a 7,99 euro su App Store. Si tratta di una app universale pronta per essere eseguita su iPhone, touch e anche iPad.