La sorte della Apple Car è in bilico: Cupertino potrebbe rilasciare una macchina con funzioni simili a quelle attuali delle Tesla, ridimensionando notevolmente le ambizioni, o dire addio del tutto al progetto. Questo, in sintesi, quel che si apprende da un articolo di Bloomberg che per la prima volta, dopo molti mesi, riporta l’attenzione sul progetto (secondo qualcuno fin dall’inizio ritenuto come “da fuori di testa”) della futuristica vettura cullata a Cupertino.
Il punto di partenza da cui si muovono le considerazioni del giornale americano è che dopo dieci anni di lavoro, l’enorme sforzo ingegneristico ed economico messo in atto, i reclutamenti e i successivi licenziamenti di ingegneri e manager (tra cui alcuni di altissimo livello come Doug Field che ora guida i progetti di auto elettriche di Ford), le molteplici rivoluzioni nella struttura che ne sta curando la strategia progettuale, la prospettiva di lanciare entro il 2026 (quando qualcuno aveva addirittura previsto il lancio nel 2020) un’automobile a guida totalmente autonoma è del tutto utopistica.
Ora, spiega Bloomberg, l’obbiettivo è una macchina con guida autonoma di livello 2+ da presentare intorno al 2028 o poco dopo. Rispetto al livello 2 (che offre funzioni come frenata autonoma, mantenimento della carreggiata, regolazione automatica della distanza dalle vetture che precedono), il livello 2+ migliorerebbe la sicurezza permettendo cambi di corsia quando necessario, lettura dei semafori, correzione della guida su strade a senso unico, maggior precisione nel mantenimento del centro della corsia.
Un passo avanti ma stiamo parlando ancora di un’automobile dove è ancora l’autista a monitorare la strada supportato dal sistema in situazioni specifiche, nulla a che vedere (e dopo avere già abbandonato l’idea di fare un’auto a guida totalmente autonoma priva persino di pedali e di di volante) con l’obbiettivo di presentare un’auto con ADAS di livello 4 (guida totalmente autonoma anche se solo su percorsi specifici) che era il precedente traguardo.
Nei fatti Apple con questa vettura si limiterebbe a piantare una bandierina in un settore dove si muovono altri concorrenti (Amazon, Google, Huawei, Xiaomi), senza alcuna vera funzione particolarmente innovativa rispetto a chi è già sul mercato o ci arriverà. Apple spera però che un’auto da 100.000 dollari con il suo marchio e un design innovativo possa permetterle sia di non perdere il treno sia di poter muovere il fatturato.
Il “downgrade” delle ambizioni è stato digerito a stento dal consiglio di amministrazione. In alcuni incontri carichi di animosità e di tensione che si sono svolti durante lo scorso anno a Tim Cook e al capo di Apple Car, Kevin Lynch (foto sopra), sono stati messi sotto pressione, è stato chiesto conto delle centinaia di milioni di dollari spesi in salari, hardware e software per la guida autonoma, elementi di carrozzeria e di interni, gruppo propulsore, test su strade chiuse, sistemi basati su cloud, senza avere risultati concreti, sforando in continuazione i traguardi prefissati.
La Apple car “stile Tesla” alla fine ha avuto via libera ma è stata anche stata marcata come una sorta di ultima chance: o l’obbiettivo sarà raggiunto nei tempi previsti o il progetto verrà chiuso definitivamente.
Su Macitynet trovate tutte le notizie dedicate a Project Titan e Apple Car a partire da questa pagina.