I quattro big della telefonia mondiale, Nokia, Samsung, Sony-Ericsson e LG detengono consistenti quote di mercato ma la loro percentuale dei profitti è in diminuzione. La ricerca di Strategy Analytics prende come riferimento l’andamento dei profitti a partire dal 2004 fino al 2007: in questo lasso di tempo secondo il ricercatore Tom Kang i profitti delle big four sono scesi dal precedente 92 per cento all’84 per cento. Nelle sue considerazioni, pubblicate da DigiTimes, il ricercatore Wang indica come nodo focale del problema un’attenzione particolare delle aziende per la riduzione dei costi e per l’estensione delle economie di scala che hanno però drenato risorse che, secondo l’analista, avrebbero dovuto essere impiegate per sviluppare nuove tecnologie.
Tra le aziende che si distinguono il rapporto indica RIM: pur detenendo solamente l’uno per cento del mercato è stata in grado di generare profitti pari al 6 per cento di quelli complessivi del settore. Questo ha permesso a RIM di aggiudicarsi la quarta posizione tra i big della telefonia mondiale. Wang sottolinea che “Negli anni presi in esame RIM ha incrementato i profitti del 187 per cento, ri-definendo il mercato globale della telefonia, insieme ad Apple e HTC”. In particolare Apple detiene solamente lo 0,4 per cento delle quote mercato ma è stata in grado di aggiudicarsi il 2 per cento dei profitti complessivi del settore. Secondo l’analista Wang nel 2007 Apple, HTC e Rim si sono aggiudicati insieme il 16 per cento dei profitti offendo terminali più accattivanti grazie a una miscela riuscita tra servizi a valore aggiunto, applicativi e funzionalità multimediali avanzate.
