Con la produzione di iPhone X, Apple sta adottando un approccio conservativo: lo riferisce DigiTimes, secondo il quale la società avrebbe addirittura ridotto la fornitura dei componenti, ordinandone solo il 40% rispetto a quanto precedentemente pattuito con i produttori.
«Apple starebbe aspettando di vedere come andranno i preordini di iPhone X» si legge, oltre al fatto che vuole anche vedere come vanno le vendite iniziali di iPhone 8 e iPhone 8 Plus prima di incrementare la produzione dei componenti di iPhone X. «Niente di nuovo, comunque» aggiungono, in quanto si tratta di una strategia già adottata lo scorso anno con iPhone 7.
La questione è in effetti piuttosto delicata: seppur innovativi, fuori dagli Apple Store quest’anno non ci sono state code per i nuovi iPhone 8 e iPhone 8 Plus, secondo alcuni oscurati da iPhone X: secondo le prime stime non ufficiali, rispetto agli anni precedenti sono stati venduti un numero inferiore di iPhone 8, mentre risulterebbero migliori le vendite del modello 8 Plus.
L’osservazione delle file fuori da Apple Store e rivenditori non è più comunque un fattore fondamentale: da anni Apple permette agli utenti di prenotare i nuovi iPhone per il ritiro a orari stabiliti, evitando così la necessità di attendere lunghe ore in fila, senza contare naturalmente la praticità dell’acquisto diretto online con consegna a casa. Più complesso invece il discorso della scelta tra iPhone 8 e iPhone X: molti early adopter, gli utenti più disposti a spendere per acquistare l’ultimo terminale disponibile, sono infatti quelli più propensi ad attendere iPhone X più costoso ma anche più evoluto. Secondo le previsioni di Ming Chi Kuo iPhone X potrebbe arrivare a totalizzare fino a 50 milioni di unità già ai preordini, con conseguenti problemi per Apple per riuscire a produrre quantità sufficienti per soddisfare la richiesta di mercato e scorte scarse che si potrebbero prolungare fino a metà del 2018.