Grazie alle prestazioni grafiche migliorate offerte dai processori Sandy Bridge i computer portatili saranno in grado di riprodurre film Blu-ray 3D sfruttando l’accelerazione video hardware integrata direttamente nel processore. Le prime anticipazioni su alcune funzioni salienti possibili con le CPU di nuova generazione con Sandy Bridge, la nuova architettura che dovrebbe essere preesntata all’Intel Developer Forum che si svolgerà a San Francisco dal 13 al 15 settembre, sono state comunicate direttamente da Nick Knupffer, portavoce Intel.
Pur detenendo una quota preponderante nel mercato dei processori Intel non è fino a oggi stata in grado di offrire processori grafici integrati con prestazioni paragonabili a quelli forniti da Nvidia e da AMD. Questo vale anche per i processori video integrati direttamente nello stesso chip della CPU presente in tutti i processori della famiglia Core i3, Core i5 e Core i7.
Secondo diversi osservatori e analisti con Sandy Bridge Intel sarà in grado di offrire un consistente salto in termini di prestazioni del comparto grafico. Il processo di costruzione passa infatti dai precedenti 45 nanometri impiegati per il processore video della serie Core iX, ai 32 nanometri. Questa tecnica costruttiva più miniaturizzata, che permette di integrare più transistor, sarà sfruttata per costruire un unico processore che funge anche da processore grafico de questa è anche la strada intrapresa dal concorrente AMD con i processori della serie Fusion che vedranno la luce prima per gli ultra-portatili e i netbook e a partire dal 2011 anche per i notebook e i sistemi desktop. Ed è proprio grazie ad essa che Intel offrirà supporto al formato ad alta definizione Blu-ray e alla riproduzione in 3D.
Il notevole divario di prestazioni fino ad oggi esistente tra le prestazioni dei processori grafici integrati rispetto ai processori dedicati discreti di ATI (AMD) e Nvidia ha portato nel tempo alla adozione da parte dei costruttori di sistemi ibridi, che hanno riscontrato un buon successo sul mercato. I portatili ibridi dispongono di fatto due processori grafici: quello integrato e anche quello discreto. Si tratta della stessa soluzione adottata da Apple per i MacBook Pro. A seconda del tipo di applicazione utilizzata dall’utente il sistema permette di ridurre i consumi lavorando con il processore grafico integrato meno potente ma sufficiente per il lavoro, posta e navigazione. Viceversa quando viene avviata l’esecuzione di un gioco o di un programma che richiede l’impiego di grafica 2D e 3D avanzata entra in funzione il processore dedicato, che offre prestazioni sensibilmente migliori ma con maggiori consumi di energia.
Se lo storico divario di prestazioni rimarrà in essere anche in rapporto tra Sandy Bridge e i processori grafici di nuova generazione AMD e Nvidia, è praticamente scontato che i sistemi ibridi continueranno a incontrare il favore del pubblico, non solo consumer ma anche professionale. Viceversa se Intel dovesse invertire questo trand ormai storico e consolidato allora potremmo assistera a una nuova mini rivoluzione nel mondeo dei notebook, anche se al momento appare poco probabile.
Per quanto riguarda il mondo Mac la possibilità di riprodurre contenuti Blu-ray 3D appare come una funzione supplementare che potrebbe andare persa sui sistemi mobile della Mela. Steve Jobs in persona ha più volte dichiarato la propria avversione per lo standard Blu-ray a questo preferendo i sistemi di acquisto e consegna digitali forniti via iTunes.