Sembra sempre più probabile che il processore A4 usato da iPad sia un Hummingbird di Samsung sottoposto ad alcune modifiche proprietarie di Apple. Il sospetto, sorto nei giorni scorsi, verificando la presenza di alcuni codici stampati su di esso che riconducono alla casa coreana, è stato rafforzato dai test svolti da alcuni esperti indipendenti.
In particolare i programmi specializzati utilizzati hanno dimostrato in primo luogo che l’A4 non è un processore a nucleo multiplo come si pensava potesse essere se fosse stato frutto da uno sviluppo partito dalla tecnologia Cortex A9. Questo aspetto unito alla velocità dichiarata da Apple (1 GHz) lo rendono in maniera sospetta simile, appunto, ad Hummingbird, una componente che Samsung ha annunciato la scorsa estate e commercializzato come il processore a miglior rapporto consumi prestazioni sul mercato nella classe dei chip Cortex A8. La sua creazione è frutto della collaborazione di Intrinsity un società che oggi sembra proprio sia stata acquistata da Apple, altro elemento che rafforza ulteriormente l’ipotesi che siamo di fronte ad una componente non creata totalmente a Cupertino, ma nata da tecnologie Samsung e in parte di una società che oggi è controllata da Apple, elemento in virtù del quale Cupertino può reclamare la sua partecipazione all’ingegnerizzazione. Non si può anche escludere, anzi è molto probabile, che il processore sia poi stato ulteriormente modificato nei mesi successivi al rilascio prima di essere collocato nell’iPad, una operazione a cui avrebbero potuto dare un contributo gli ingegneri di PASemi, altra società specializzata in tecnologie ARM che Apple ha acquisito ormai diverso tempo fa. Se tutto questo fosse verificato, Apple, in pratica, avrebbe usato un processore della stessa classe di quello usato dall’iPhone 3GS portato però ad un superiore livello di prestazioni usando nuove tecnologie e il contributo di gruppi di ingegneri che lavorano al suo interno.
Spostando l’obbiettivo su elementi più tecnici, va segnalato un esame ai raggi X svolto da iFixIt dal quale è emerso come la componente raccoglie al suo interno 256 MB di Ram collocate in due parti, una sopra e una sotto il processore, anche queste di produzione Samsung. Un altro segnale della vicinanza tra A4 ed Hummingbird. La Ram che scrive in blocchi di 64-bit sarebbe la responsabile della velocità percepita dai primi utilizzatori di iPad secondo David Carey, vice president of technical intelligence di UBM TechInsights. “i bit si muovono – ha detto Carey al Wall Street Journal – ad una velocità di due o tre volte più elevata rispetto a quella tipica di prodotti simili ad iPad”.
Ma al di là della “targa” del costruttore e delle sue specifiche tecniche, al cliente finale quel che interessa di più è certamente sapere che, multicore o no, Samsung o no, il processore è davvero molto veloce. Test condotti da Craig Hockenberry, di Furbo.org, dimostrano che iPad è di due volte più veloce di un iPhone 3GS nell’esecuzione di codice nativo Cocoa Touch, un vantaggio che diventa enorme al confronto con l’iPhone originale che è da 12 a quasi 400 volte più lento nell’esecuzione dei test. Da notare che, invece, nella prova su Javascript (importante nella navigazione Internet) l’iPad nei test è sì più veloce dell’iPhone 3GS ma non con lo stesso vantaggio che ottiene nell’esecuzione di codice nativo.