Una settimana dopo il nuovo processo Apple contro Samsung in corso che negli USA, i giurati sono riuniti per decidere qual è l’importo esatto che Samsung dovrà versare nelle casse di Cupertino per la violazione di alcuni brevetti, infrazione che rimane confermata e per la quale sono stati però quantificati in modo erroneo i calcoli di alcuni brevetti durante il primo processo che ha visto la vittoria di Apple.
La giuria non ha ancora deciso la nuova sanzione per Samsung ma nel frattempo avrebbe chiesto alla giudice Lucy Ko, di cambiare il pane a lievitazione naturale usato nei sandwich inviati a pranzo. La richiesta scritta è evidenziata per ben tre volte con le parole “per cortesia”, stando a quello che riferisce un divertito articolista di The Wall Street Journal che, scherzando sulla faccenda, addita il cibo finora fornito come “colpevole di monotonia”. In realtà più che il pane a lievitazione naturale le richieste da parte dei giurati sembrano dovute a un semplice fatto: per tutta la durata del processo sembra siano stati distribuiti gli stessi identici panini per pranzo.
Tornando a questioni più serie, ai giurati è stato spiegato che l’importo cui Apple ha diritto dovrà essere calcolato tra i 52 e i 380 milioni di dollari. Nel frattempo Samsung ha chiesto di fermare il processo citando il Patent and Trademark Office statunitense il quale, nel frattempo, ha invalidato uno dei brevetti contestati, quello relativo alla gesture “pinch to zoom”; ad Apple è stato concesso un giorno per rispondere alla mozione.
I legali delle due società hanno nel frattempo presentato le rispettive argomentazioni finali, ponendo le basi per la deliberazione della giuria. Gli avvocati di Apple hanno confermato di volere il risarcimento per 380 milioni di dollari; naturalmente i legali di Samsung affermano invece che l’importo è esagerato rispetto ai danni indotti.