Processing è un linguaggio di programmazione open source e un ambiente pensato per chi desidera lavorare con le immagini, creare animazioni ed elementi con cui interagire. Sviluppato inizialmente da alcuni membri dell’Aesthetics and Computation Group del MIT Media Lab, è utilizzato da ingegneri, studenti, artisti, designer, ricercatori, ecc. ed è particolarmente indicato come strumento per l’insegnamento della programmazione.
Il software funziona su Mac, Windows e piattaforme GNU/Linux. Le applets possono essere esportate per il web o come applicazioni standalone (eseguibili senza bisogno dell’ambiente di sviluppo). I risultati delle elaborazioni possono essere esportati come PDF, DXF o file TIFF, così come molti altri formati. Alcune versioni sperimentali dell’ambiente sono state adattate in altri linguaggi, quali: JavaScript, ActionScript, Ruby, Python e Scala; altri adattamenti hanno permesso di sfruttare Processing in piattaforme quali: OpenMoko, iPhone e OLPC XO-1.
Il linguaggio è costruito attorno alle capacità grafiche di Java, semplificando alcuni elementi e mettendone a disposizione altri. Sul sito sono presenti tutorial ed esempi che illustrano il funzionamento del software. La guida “getting started” illustra i principi base, le primitive per il disegno degli elementi essenziali, il salvataggio dei file, il rendering in contesti differenti (2D, 3D e PDF) oltre ad illustrare il concetto di “schizzo” o “bozza” che è fondamentale per sfruttare appieno il linguaggio.
Qualche giorno addietro è stata rilasciata la versione 1.0 dell’ambiente. Tra gli effetti realizzati grazie a Processing, vi sono, ad esempio i nuovi effetti visivi d’iTunes 8 (“Magnetosphere”).
[A cura di Mauro Notarianni]