Qualche giorno addietro abbiamo segnalato in un nostro articolo un filmato pubblicato da Bellevue Fine Art Repro, società statunitense che lamenta un problema di esaurimento precoce delle cartucce d’inchiostro con la stampante di grande formato Epson Stylus Pro 9900, un inconveniente che farebbe apparire come esaurite cartucce contenenti ancora il 15-20% di inchiostro, un “inconveniente” che se fosse confermato, lascerebbe supporre che Epson cerca di spingere i clienti a cambiare le cartucce prima del tempo, quando in realtà hanno ancora inchiostro da spendere. Secondo Epson le cose non stanno così, come precisa in una nota al nostro sito, spiegando come funziona realmente il sistema di monitoraggio del consumo d’inchiostro della Stylus Pro 9900.
«La Epson Stylus Pro 9900- dice l’azienda – è una stampante professionale pensata per la stampa fotografica di grande formato e per riproduzioni d’arte su tela e altri supporti speciali larghi fino a 44 pollici. Come altre stampanti professionali di Epson, Stylus Pro 9900 è finemente calibrata per fornire costantemente un’elevata qualità di stampa. Per questo utilizza due metodi per monitorare i livelli d’inchiostro. Il primo sistema stima matematicamente il consumo calcolando la quantità di inchiostro consumato da una cartuccia in base al conteggio delle gocce emesse durante la stampa e la pulizia della testina. La stampante e la cartuccia utilizzano queste informazioni per visualizzare i livelli e inviare una segnalazione di “inchiostro in esaurimento”. Questo avviso indica all’operatore che è arrivato il momento di ordinare una nuova cartuccia e si verifica di solito quando il livello di inchiostro si trova al 10-15%»
In realtà, nonostante l’avviso, la macchina può continuare a stampare normalmente fino a quando non si sia consumato tutto l’inchiostro disponibile. A questo punto verrà segnalata la necessità di cambiare la cartuccia con l’avviso di “inchiostro esaurito”. Questo avviso è innescato da un secondo metodo – un sensore fisico all’interno della cartuccia – e non da un importo stimato. «Il sensore – dice Epson – si attiva quando il volume di inchiostro è diminuito a tal punto che ulteriori utilizzi potrebbero causare danni alla testina di stampa».
Se viene avviato un ciclo di pulizia durante lo stato “inchiostro in esaurimento” e il livello di inchiostro rimanente nella cartuccia viene stimato da un calcolo matematico inferiore a quello richiesto per la pulizia della testina, la stampante segnalerà che “non c’è sufficiente inchiostro per completare il processo”. L’inchiostro necessario per la pulizia è stimato conservativamente per assicurare che ce ne sia abbastanza per eliminare completamente eventuali ostruzioni nella testina e garantire la qualità di stampa. A questo punto deve essere installata una nuova cartuccia per completare la manutenzione della testina. E’ però importante segnalare che, dopo questo ciclo di manutenzione, la precedente cartuccia può essere reinserita e utilizzata fino all’avviso di inchiostro esaurito, quindi non è necessario gettarla via.
Insomma: il segnale “inchiostro in esaurimento” non impedisce che l’inchiostro venga utilizzato fino al segnale di inchiostro esaurito. Nel caso in cui una pulizia della testina di stampa venga tentata dopo un segnale di inchiostro in esaurimento, può essere necessario per l’operatore sostituirla momentaneamente con una nuova cartuccia per l’operazione di pulizia, per poi reinserire la cartuccia precedente e poter utilizzare l’inchiostro rimanente in un secondo momento.
Sul sito statunitense di Epson è presente una FAQ con domande e risposte sulla questione cartucce per le stampanti di grande formato della serie Stylus Pro x900.