La FDA – acronimo di Food and Drug Administration, cioè l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici – ha da poco approvato ProAir Digihaler, un inalatore spray che si connette allo smartphone potenziandone le funzionalità.
Conosciuto anche come MDI (Metered Dose Inhaler, in quanto si preoccupa di dosare la quantità di medicinale da somministrare per ogni spruzzata) o puff in ambito medico, l’inalatore spray viene da anni utilizzato per facilitare la somministrazione su misura di farmaci, uno tra tutti quello che permette di tenere sotto controllo gli attacchi d’asma.
Con l’appena approvato ProAir Digihaler l’utente può praticamente segnare automaticamente le spruzzate sull’app senza dover muovere un dito in quanto sarà lo stesso dispositivo, connesso allo smartphone via Bluetooth, a tenerne il conto. Questi dati raccolti potranno così essere utilizzati da un genitore per controllare l’uso del medicinale da parte del proprio figlio ma anche da un medico per valutare l’efficacia di una cura e la sua corretta somministrazione durante l’arco della giornata.
Secondo Tonya Winders, capo del gruppo no-profit Allergy and Asthma Network, molte persone non usano correttamente gli inalatori, spesso servendosene con eccessiva frequenza «Uno strumento come questo (il nuovo ProAir Digihaler, ndr) può consentire ai medici di tenere sotto controllo l’uso degli inalatori da parte dei propri pazienti, quindi identificare i problemi andando a guardare il modo in cui li stanno usando e aiutarli così a gestire la propria cura».
ProAir Digihaler arriverà sul mercato USA nel 2020 ma già durante il 2019 sarà proposto come alternativa ai classici inalatori per i pazienti che ne faranno richiesta.