A partire dalla versione 58 per la privacy su Firefox gli sviluppatori di Mozilla sfrutteranno una funzione presa in prestito da Tor Browser, il software che consente di navigare in anonimato bloccando elementi grazie ai quali è possibile rivelare vari dettagli su chi naviga.
Un sistema basato sull’utilizzo dell’elemento Canvas (componente di HTML5) consente di creare profili univoci per ogni utente ed è sfruttato dall’industria degli annunci pubblicitari. Il metodo è diventato diffuso dopo che l’UE ha imposto ai siti web di mostrare popup relativi ai cookie. Poiché il codice Canvas non richiede la memorizzazione in locale (sul computer dell’utente), questo metodo di tracciamento è quello preferito da alcuni network che si occupano di annunci.
Per il profiling è caricato un tag canvas di HTML5 nascosto in un iframe permettendo al browser dell’utente di tracciare una serie di elementi e testi. L’immagine risultante è convertita in un file hash. Poiché ogni computer e browser disegna questi elementi in modo diverso, i network pubblicitari riescono ad attivare meccanismi di tracciamento man mano che l’utente accede a vari siti su internet.
Tor Browser ha risolto il problema bloccando i siti che seguono questa pratica mostrando un messaggio specifico con il quale chiede all’utente se consentire o no di estrarre l’immagine HTML5 per il sito. Gli ingegneri di Mozilla hanno previsto un meccanismo simile per la futura versione di Firefox, sulla falsariga dei siti che richiedono l’accesso alla webcam o al microfono.
Tor Browser stesso è basato su Firefox ma tipicamente le funzioni integrate nel secondo arrivano sul primo e non viceversa. Mozilla è da tempo impegnata sul versante privacy con varie funzioni specifiche integrate nei suoi software, sensibilizzando e incentivando il settore ad adottare le pratiche di lean data, sensibilizzando il pubblico sull’importanza della crittografia e sostenendo la sua adozione universale.
“Dovremmo tutti essere messi in condizioni di scegliere, con assoluta trasparenza e sicurezza, le informazioni che condividiamo con le aziende, in piena consapevolezza dei compromessi a cui scendiamo quando accettiamo le loro condizioni” spiegano gli sviluppatori.
Mozilla da tempo raccomanda riforme a livello della politica sulla privacy per rendere più trasparenti le divulgazioni governative sulle vulnerabilità alla sicurezza, esorta i legislatori di tutto il mondo a porre un freno alla sorveglianza di massa.