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Privacy in iOS 6: comprendere come usare in sicurezza il sistema operativo

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Privacy su iOS. Facile con attivare alcuni interruttori ma se qualcuno che fosse, in un tempo, preoccupato e spaesato, niente paura: ci pensa Macitynet a spiegarvi come fare.

privacy iosiOS 6 ha un punto da cui partire per tutelare i vostri dati privati e il vostro diritto a far sapere solo a chi volete voi cose come la vostra posizione: Impostazioni -> Privacy. Qui in un menù speciale trovate raggruppate tutte le applicazioni iOS che possono proporre problemi di privacy oltre che i due social network integrati in iOS: Facebook e Twitter. All’interno del menù ciascuna applicazione troverete un elenco delle applicazioni di terze parti che hanno richiesto accesso ai dati delle applicazioni iOS: ad esempio, in contatti si troveranno le applicazioni che hanno necessità di leggere le informazioni dal vostro indirizzario, in Immagini quelle che caricano foto dal rullino fotografico e così via. Questa sezione è utile per accendere e spegnere l’accesso delle applicazioni alle app iOS, sia per controllare “in tempo reale” quali sono i programmi che possono proporre problemi di privacy.

Un secondo menù da controllare attentamente è nella stessa sezione Impostazioni –> Privacy. Qui in alto troverete Localizzazione, all’interno del quale è collocato quello che potremo definire l’interruttore generale che impedisce al telefono di utilizzare il GPS e gli altri sistemi di localizzazione (come la triangolazione delle torri di telefonia cellulare e gli hot spot Wi-Fi). Possiamo però procedere anche in maniera più selettiva disattivando gli interruttori di singole applicazioni. Scorrendo più in fondo lo stesso menù troveremo anche le informazioni sul significato delle frecce che appaiono accanto allo stesso interruttore. Come vedete dall’immagine qui sotto le applicazioni vengono distinte in: applicazioni che hanno usato i servizi di localizzazione di recente, applicazioni che hanno usato i servizi di recente e applicazioni che usano il recinto geografico, ovvero sono in grado di rilevare quando si entra e si esce da una certa zona delimitata.

privacy iosAncora più in fondo al menù troveremo un altro interruttore che si chiama Servizi di Sistema. Al suo interno ci sono una serie di interruttori di funzioni che il sistema operativo utilizza per diverse applicazioni di default, dal Genius per le applicazioni (legge le app acquistate per consigliarne altre), alla impostazione di fuso orario (legge la località in cui ci troviamo per regolare l’orologio) e così via. Possiamo spegnere selettivamente ciascuna di esse, sapendo che perderemo determinati servizi come il traffico o la possibilità di usare la bussola per localizzare con maggior precisione la nostra posizione. Da notare che qui c’è anche un interruttore per iAD che serve a disattivare la contestualizzare degli annunci pubblicitari in base alla nostra posizione.

Un altro interruttore che dobbiamo conoscere per tenere sotto controllo è “sepolto” altrove. Lo troveremo in Impostazioni –> Generali –> Info e poi scorrendo verso il fondo in Promozione. Qui avremo il (parzialmente) misterioso Limita Ad Tracking. Detto in altri termini, questo interruttore è molto simile alla opzione “Do Not Track” inclusa in alcuni browser. Tenendo spento (opzione di default), iPhone impedirà ai servizi di diffusione della pubblicità di raccogliere le informazioni che servono per distribuire pubblicità rilevanti. Ad esempio: le agenzie (come AdSense) non sapranno che chi naviga su un certo sito, in precedenza ha visitato un sito di viaggi cercando informazioni su una certa località e questo impedirà conseguentemente di servire un annuncio pubblicitario legato a quella specifica pubblicità. Questi servizi utilizzano le informazioni in maniera del tutto anonima (nessuno è in grado di identificarvi; l’agenzia saprà solo che un generico utente “A”, ha visitato precedentemente un sito “B”), ma per qualcuno la sola idea potrebbe essere fastidiosa e per questo Apple fornisce la possibilità di impedire del tutto la diffusione di queste informazioni anche anonimamente. È bene sottolineare che questo servizio che prende il posto dell’uso degli Udid (al centro di diverse polemiche nei mesi scorsi), non è utilizzato da tutti i network, anche se in futuro diventerà obbligatorio. Fino ad allora la disattivazione potrebbe non dare gli esiti desiderati

Da notare che anche Apple fornisce un servizio di “opt out” direttamente dal browser: basta digitare oo.apple.com e spegnere l’interruttore Internet Based iAds, ma in questo caso il do not track funziona solo con iAd.

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