Arriva una super class action contro Facebook. Il palcoscenico sarà l’Austria paese natale di Max Schrems, un laureato in legge, che ha lanciato l’azione legale raccogliendo l’adesione di altri 25 mila utenti europei.
L’attacco al social network parte da una serie di casi individuali proposti da Schrems contro Facebook in Irlanda, sede europea del social network che puntano l’indice sul modo in cui il social network gestisce i dati degli utenti in Europa La class action si concentra su una serie di aree riguardo alle quali Facebook – secondo Schrems e gli altri utenti coinvolti – violerebbe i diritti degli utenti, tra cui: le politiche di privacy non valide, la raccolta e trasmissione illegale dei dati degli utenti, la sorveglianza dei dati degli tramite il pulsante “like” e le “app”, ed infine la partecipazione al programma NSA “PRISM”.
Facebook ha formalmente risposto lo scorso novembre, sostenendo che la causa non era ammissibile perché la corte di Vienna non avrebbe giurisdizione sulle faccende di Facebook con sede in Irlanda, anche se la riposta non è ancora stata resa pubblica. Ma con 25.000 persone che ora supportano Schrems, e che chiedono fino a 500 euro, si tratta di una più grandi azioni legali collettive di sempre riguardo alla privacy. Se avesse successo la stessa azione legale potrebbe essere intentata in altre nazioni e i tribunali potrebbero trovare difficile ignorare un eventuale esito positivo in Austria.