Il primo certificato azionario di Apple appartenuto a Steve Jobs è in vendita per 195.000$. Dopo che l’azienda fu quotata in borsa nel 1980, Jobs appese il titolo su una parete del suo ufficio, dove rimase fino al 1985, quando fu cacciato dall’azienda, estromesso per divergenze con l’allora CEO John Sculley.
Quando Jobs andò via, per qualche motivo il certificato rimase nel suo ex ufficio. Sculley ordinò di fare pulizie e svuotare l’ufficio, e il certificato – che avrebbe dovuto finire in discarica – è ora in vendita su Moments in Time (sito specializzato nella compravendita di oggetti e rarità varie) con garanzia di autenticità, ceduto da un ex dipendente Apple che lo avrebbe all’epoca ritrovato e tenuto con sé per 31 anni.
Il dipendente, il cui nome non è stato reso noto, fornisce una lettera autenticata che attesta la legittimità del documento; altre prove della sarebbero la data impressa con buchi perforati sul certificato stesso e il timbro dell’azienda.
Il sito Siliconbeat spiega che è raro trovare in circolazione documenti firmati da Steve Jobs e a quanto pare questi sono molto ricercati. Moments of Time ha venduto in passato una lettera scritta da Ronald Reagan alla figlia Patty, una lettera di condoglianze scritta da Richard Nixon in seguito alla strage di studenti dell’università di Kent che si opponevano alle politiche belliche del presidente, e il XIII emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America firmato da Abraham Lincoln.
Recentemente sono stati messi in vendita un giubbotto di pelle, un accappatoio e altri vecchissimi oggetti appartenuti a Steve Jobs e trovati nella Jackling House, la poco amata casa sulle colline di Woodside (California) che il co-fondatore di Apple aveva comprato nel 1988.