Oggi Narendra Modi, Primo ministro dell’India, incontrerà Donald Trump: sarà il primo capo di stato a essere invitato a un pranzo ufficiale alla Casa Bianca sotto l’amministrazione Trump. Ma prima del Presidente USA, il Primo ministro indiano ha incontrato ieri Tim Cook e altri 20 CEO delle più grandi società USA per presentare nuovamente le riforme effettuate per agevolare l’economia e soprattutto gli investimenti delle società estere in India, rinnovando così l’invito alle multinazionali ad operare nel Paese.
Dell’incontro parla The Economic Times spiegando che i dirigenti hanno parlato con Modi di economia dopo il provvedimento di demonetizzazione dello scorso anno, con il ritiro di tutte le banconote da 500 e 1.000 rupie, atto giustificato come lotta a evasori, falsari e terrorismo. Il Primo Ministro ha parlato di beni e servizi, spiegando che oltre 7.000 provvedimenti sono stati intrapresi per rendere più facile per le imprese estere investire e operare nel Paese.
Oltre a Tim Cook di Apple, tra gli altri CEO di società IT che erano presenti all’incontro: Sundar Pichai di Google, Jeff Bezos di Amazon, Shantanu Narayen di Adobe, John Chamber di Cisco e altri ancora: l’elenco completo dei 21 dirigenti che hanno partecipato alla tavola rotonda è contenuto in una tabella che riportiamo in calce in questo articolo.
Da oltre un anno Apple sta intensificando la sua presenza in India: per diversi anni i prodotti di Cupertino erano disponibili solo tramite rivenditori, ora invece Cupertino punta alla presenza diretta in quello che è previsto diventerà uno dei mercati più in crescita e promettenti del pianeta.
Ora Apple in India detiene una quota di mercato del 3%, in un contesto dove il 75% del telefoni venduti nel paese costa meno di 250 dollari e il 95% costa meno di 500$, molto meno di quanto è venduto un iPhone 7. L’iPhone 6 da 32GB a marzo costava 435$. Il primo terminale su cui Apple sta puntando è iPhone SE, il più economico della gamma che in India potrebbe essere commercializzato a un prezzo ancora più contenuto grazie alla produzione locale: sembra che Wistron abbia già avviato la produzione in India su commissione di Apple per ridurre così tasse e dazi obbligatori invece sui dispositivi costruiti all’estero e importanti in India.