Il primo MacBook Pro con display Retina presentato nel 2012 è ora nella lista dei prodotti considerati obsoleti, ovvero prodotti per i quali Apple non offre più assistenza e non sarà più possibile ottenere parti di ricambio.
Come abbiamo spiegato in altri articoli, Cupertino considera prodotti “vintage” quelli di cui è stata interrotta la produzione più di cinque anni fa ma meno di sette anni fa. I prodotti “obsoleti” sono quelli di cui è stata interrotta la produzione più di sette anni fa.
In pratica la distinzione tra vintage e obsoleti ha senso solo in California e Turchia, mentre in Europa e in tutto il resto del mondo la distinzione è solo virtuale. Di fatto, quindi, i prodotti di oltre cinque anni, quelli vintage, come gli obsoleti, non hanno più assistenza per l’hardware direttamente da Apple. Questo non significa, ovviamente, che non la si possa avere da terze parti.
Il primo MacBook Pro Retina da 15″ fu presentato l’11 giugno del 2012. Tra le peculiarità di questa macchina: archiviazione completamente flash, processori quad-core, spessore di 1,8 cm (quasi come l’Air) e un peso di soli 2,02 kg.
Lo schermo vantava la risoluzione più alta mai vista su un notebook, con una densità di 220 pixel per pollice, tecnologia IPS con un angolo di visualizzazione di 178°. Altre caratteristiche di rilievo: la grafica discreta NVIDIA GeForce GT 650M, la telecamera FaceTime HD, il trackpad Multi-Touch in vetro, la tastiera retroilluminata di dimensioni regolari, due microfoni, altoparlanti ottimizzati, Wi-Fi 802.11n e la porta di alimentazione MagSafe 2. Sul versante connettività questa macchina offre due porte Thunderbolt, due porte USB 3.0, una porta HDMI.
Secondo alcuni proprio questo modello è uno degli ultimi grandi portatili introdotti da Apple: ci stiamo riferendo al Ceo di iFixit che in un lungo articolo, partendo dai problemi delle tastiere con meccanismo a farfalla di MacBook e MacBook Pro, boccia le scelte di progettazione e design dei portatili ultra sottili delle ultime generazioni, sostenendo che Cupertino ha sacrificato usabilità, solidità e riparabilità sull’altare del design e del super sottile a ogni costo.