MacWorld USA ha iniziato a testare i nuovi iMac con Thunderbolt cominciando a provare la configurazione da 27” al top della gamma (Core i5 quad-core a 3.1GHz) e aggiungerà poi i risultati di test delle altre versioni. Rispetto al modello che sostituisce (con CPU Core i5 dual-core da 2.8Ghz) il nuovo iMac si è mostrato mediamente il 16% più veloce in una batteria di test concernenti la duplicazione dei file, la creazione di file compressi, l’apertura di documenti Word e Pages, l’importazione di brani in iTunes, rendering 3D con Cinebench, importazione/esportazione con iMovie, Call of Duty, Photoshop, codifiche con Handbrake, ecc. Tutte e due le configurazioni supportano il Turbo Boost (tecnologia che consente di ottenere una sorta di overclock automatico che aumenta dinamicamente la frequenza del processore secondo le necessità) ma non l’Hyperthreading (la possibilità di attivare più threading per consentire di svolgere più lavori in parallelo), riservato all’iMac al top della gamma con CPU Core i7. Interessanti i miglioramenti nell’ordine del 22% nell’importazione iTunes, del 18% nelle operazioni di codifica con Handbrake e del 20% con Cinebench.
Rispetto al precedente iMac con Core i7, i nuovi modelli con Core i5 quad-core accorciano le distanze: solo due punti Speedmark separano il nuovo iMac da 3.1Ghz Core i5 dall’iMac Core i 27 da 2.93GHz quad-core disponibile in configurazione BTO sull’Apple Store. Il modello da 2.93Ghz, come quello del 2010, non usa processori Sandy Bridge ma supporta sia l’Hyperthreading, sia il Turbo Boost e con applicazioni quali Cinebench e MathematicaMark (in grado di sfruttare gli otto core virtuali), il modello BTO da 2.93GHz supera il nuovo iMac da 3.1GHz.
Un altro modello BTO, il 27” Core i5 da 3.6Ghz, usava un processore dual core con maggiore velocità di clock. In termini di performance generali, la configurazione standard del nuovo iMac Core i5 da 3.1GHz supera l’iMac 3.6GHz BTO mediamente del 14%. Nelle applicazioni in grado di sfruttare in modo efficiente i quattro processori (Cinebench, Mathematica e Handbrake), il nuovo iMac ha predominato in tutti i test, finendo le operazioni con risultati mediamente del 35%, del 67% e del 42% più velocemente. Disporre di meno processori può essere un vantaggio solo in operazioni “semplici” quali la compressione/decompressione dei file e l’apertura di documenti Pages e Word.
Rispetto al MacBook Pro 15” Quad-core Core i7 da 2.2GHz, il nuovo iMac Core i5 da 3.1Ghz si è mostrato mediamente del 10% più veloce e di pochi secondi più veloce solo in alcune singole applicazioni.
Interessante, infine, anche il confronto con il Mac Pro sei core Westmere da 3.33GHz con 8GB di memoria RAM: la macchina desktop di Apple è mediamente il 15% più veloce rispetto ai nuovi iMac. L’iMac si è mostrato leggermente più veloce nei test grafici e nella codifica con iTunes, ma decisamente più lento in altri task come i test con MathematicaMark e Cinebench.
[A cura di Mauro Notarianni]