Camminare e guardare il mondo da una prospettiva diversa da quella della carrozzella, vedere cosa c’è dietro ad una siepe e osservare i propri piedi e le ginocchia in movimento. Questa esperienza dei primi passi per un tetraplegico è già di per sè un fatto straordinario, ma grazie ad esoscheletro e Google Glass lo è ancora di più: medicina e tecnologia si incontrano e diventano un racconto di speranza da guardare, riguardare e rivivere. A Villa Beretta di Costa Masnaga, in provincia di Lecco – uno dei centri più moderni di riabilitazione in Italia, dove si sperimentano nuove tecnologie e la robotica per dare ai pazienti una maggiore autonomia – ha provato ad utilizzare escoscheletro e Google Glassi insieme Antonio Cavalli, tetraplegico.
Cavalli indossa con l’aiuto del personale medico e degli infermieri l’esoscheletro e mentre si alza e percorre i primi passi condivide e registra l’esperienza attraverso gli occhiali firmati Google.
La condivisione dell’esperienza è utile sia per il paziente, che potrà rivivere il momento emozionante dei primi passi compiuti con l’ausilio della tecnologia, sia per i medici e i parenti: sarà, infatti, l’occasione per osservare la riabilitazione direttamente dal punto di vista del paziente.
I responsabili del progetto hanno considerato interessante la possibilità per il paziente di avere a disposizione uno strumento da comandare vocalmente, l’ideale per chi deve utilizzare le stampelle, e la possibilità per il medico di farsi presente a distanza attraverso video e audio e di osservare i progressi del paziente.
Il Presidio dell’Ospedale Valduce “Villa Beretta” di Costa Masnaga è una struttura dedicata alla Medicina Riabilitativa, branca specialistica della Medicina volta al recupero del miglior livello di funzione possibile delle persone con problematiche derivanti da disabilità determinate da malattie congenite o acquisite. Nel centro di robotica avanzata per la neuroriabilitazione guidato dal dottor Franco Molteni, si sperimentano nuove tecnologie, si usa la realtà virtuale per riabilitare la mente e il corpo dei pazienti.
