Apple vuole il “cuore”di Kinect, ovvero PrimeSense,l’azienda intono alle cui tecnologie è stato costruito il sensore che ha dato una notevole spinta al mercato della Xbox. A parlare di un interessamento di Apple per PrimeSense è il giornale finanziario Calcalist, una autorevole fonte israeliana.
Secondo il giornale, l’interesse da parte di Apple sarebbe maturato alcune settimane fa, ma le trattative vere e proprie sono partite negli ultimi giorni anche se per ora, dice sempre Calcalist, siamo ancora alla fase preliminare. In ogni caso all’accordo starebbero lavorando i vertici di Cupertino; una delegazione con top manager avrebbe visitato la sede di PrimeSense ad inizio luglio, dimostrando la serietà delle intenzioni di Apple.
PrimeSense è stata una delle principali aziende al mondo nel campo dei sensori di movimento e nelle tecnologie ad essi connessi.Ha una forza lavoro di circa 150 persone tutte basate a Tel Aviv che hanno sviluppato i chipset e i sistemi che stanno alla base della videocamera di Kinect e dei sensori tridimensionali della Xbox. In pratica è grazie a PrimeSense se Kinect “comprende” dove si muove il giocatore e come si muove la sua mano. Nel corso delle ultime settimane, con il passaggio di Microsoft a tecnologie concorrenti, l’azienda israeliana si è trovata in difficoltà cercando mercati e clienti alternativi, ma senza grande successo. Di qui l’ipotesi di una cessione ad aziende come Sony, Google o Samsung e, ultimamente, anche Apple.
Secondo Calcalist, Apple sarebbe interessata ad usare i sensori in futuri dispositivi per il mondo iPhone e iPad, controller da collegare alla TV per il gioco o addirittura per dei set top box, di fatto una prossima generazione della Apple TV. Futuri prodotti di PrimeSense, sistemi integrati hardware e software in grado di riconoscere non solo i gesti, ma anche volti ed espressioni facciali, potrebbero essere la chiave di periferiche innovative per l’intrattenimento domestico ma anche per il mobile. Anche se nel corso degli ultimi mesi l’azienda israeliana ha perso quota, i suoi ingegneri e il suo portfolio di tecnologie sono considerate il top a livello mondiale nel settore e ha brevetti considerati essenziali, dice il giornale, per chiunque voglia entrare nel mercato dell’home entertainment.
Apple recita da un paio di anni un ruolo molto importante nel tessuto hi-tech di Israele. In due anni Cupertino ha acquisito Anovit e poi ha aperto un centro di ricerca per lo sviluppo dei processori della classe A ad Haifa, successivamente ha aperto un altro centro ricerca e sviluppo a Ra’anana dove lavorano gli ex dipendenti dei laboratori Texas Instruments basati in Israele. Attualmente in Israele Apple ha come dipendenti 400 ingegneri tutti altamente qualificati e in quanto tale è uno dei principali datori di lavori di ambito tecnologico del paese del mediterraneo e se davvero Apple dovesse concludere un accordo per l’acquisizione di PrimeSense, per una cifra stimata di 300 milioni di dollari, l’azienda americana farebbe un ulteriore passo avanti.