Il servizio per i pagamenti mobili Apple Pay non è stato ancora lanciato ma è lui “il player da battere”, parola di Morgan Stanley, banca d’affari secondo la quale il sistema di Apple diventerà lo standard di riferimento del settore, contribuendo all’adozione dei sistemi di pagamento basati su NFC.
Craig Hettenbach, in una nota preparata per gli investitori della quale riferisce Appleinsider, analizza l’effetto che Apple Pay avrà nell’industria dei pagamenti mobili con il lancio prima della fine mese del servizio per iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Giacché Apple Pay è già compatibile con l’esistente infrastruttura e Apple ha un’enorme base di utenti, Hettenbach ritiene che la Casa di Cupertino non avrà alcun problema a guadagnare trazione.
“Riducendo le frodi, migliorando la sicurezza, e aumentando il volume di emissioni di carte di credito/debito e le reti, proteggendo al tempo stesso il valore dei meccanismo di pagamenti esistenti” si legge nell’analisi, “riteniamo che Apple Pay abbia grandi chance di ottenere successo”. E ancora: “Il market share di Apple negli Stati Uniti è composto da clienti relativamente benestanti, e la facilità d’uso abbinata a un form factor unico (Apple Watch) colloca Apple Pay come il player da battere nello spazio del mobile wallet” (il contenitore e gestore del portafoglio virtuale).
L’analista è molto fiducioso nei confronti di Apple Pay e questo, a suo dire, consentirà di aprire ai pagamenti elettronici molto più di quanto permesso da un servizio come Google Wallet che scarso successo ha ottenuto presso il pubblico. Per Hettenbach, Apple Pay è un concorrente “estremamente pericoloso” per i rivali di Cupertino (PayPal, Square, Google Wallet). Le proposte degli altri sono al momento poco convenienti, poco convincenti e non intuitive per i consumatori. Un fattore di successo chiave nel servizio proposto da Apple è la compatibilità con gli esistenti sistemi di pagamento: Apple Pa, lo ricordiamo, supporta le carte di credito e debito dei tre circuiti principali, American Express, MasterCard e Visa, emesse dalle banche più popolari, fra cui Bank of America, Capital One Bank, Chase, Citi e Wells Fargo, che rappresentano l’83% del volume di acquisti tramite carta di credito negli USA.