Poco prima di morire nel 2011 Steve Jobs chiese a Wozniak di tornare in Apple. È un episodio inedito, finora sconosciuto non solo agli appassionati della Mela ma anche ai numerosi giornalisti, biografi e scrittori che in un modo o nell’altro si sono occupati delle vicende di Cupertino oltre che della vita e delle opere di Steve Jobs. A raccontare della proposta di Steve Jobs per un ritorno a sorpresa in Apple è il Woz in persona, durante una intervista concessa a Bloomberg per parlare ancora una volta dell’atteso film Steve Jobs| in arrivo nelle sale USA questo weekend. Tutti conoscono i fatti e la recente storia della Mela: Tim Cook ha sostituito Jobs in due lunghe assenze per malattia per poi essere nominato nuovo Ceo al ritiro definitivo del cofondatore.
Prima dell’ultimo commiato però Steve Jobs aveva un’altra idea sorprendente, proporre a Steve Wozniak di tornare in Apple. Il Woz ha infatti abbandonato il suo ruolo attivo a Cupertino fin dai primi anni ’80, quando Apple era già un colosso in USA per dedicarsi alle sue passioni di sempre. Chi conosce la vita e il carattere di Wozniak non rimarrà sorpreso dalla sua risposta all’amico ormai malato terminale: “Ho risposto di no. Amo la vita che ho” aggiungendo anche “Non sono la persona [giusta, ndr] per questo”.
Il Woz non offre purtroppo ulteriori dettagli, così per il momento non sappiamo quale fosse la proposta di Steve Jobs per l’eventuale ruolo che Wozniak avrebbe assunto per il suo ritorno in Apple. Considerando la lunghissima assenza dalla Mela, le passioni del Woz per l’ingegneria e la tecnologia, è possibile che Steve Jobs auspicasse il suo ritorno per assicurare una prosecuzione storica in Apple grazie alla presenza dell’altro cofondatore, una figura mai dimenticata dagli appassionati nonostante siano trascorsi circa 30 anni dall’abbandono di ogni ruolo attivo nella società. La sensazione è che Steve Jobs, ormai cosciente di essere vicino alla fine, ideò un piano per riportare Steve Wozniak in Apple, un ritorno che, se fosse avvenuto, avrebbe colto di sorpresa chiunque, un’altra trovata geniale prima del congedo definitivo.
Ma c’è dell’altro: proprio perché il Woz è sempre stato il volto più umano, bonario della Mela degli inizi, il suo ritorno sarebbe stato anche una operazione sentimentale. Un cofondatore scompare prematuramente all’apice del successo e il vecchio amico, storico socio d’affari genio dell’hardware anni ’80 torna nella società che contribuì a creare, ora trasformata in una delle più ricche e potenti multinazionali del pianeta. Il ritorno di Wozniak sarebbe stato una operazione semplice a prima vista ma importante su più livelli: la continuazione della storia originaria di due hippy della tecnologia che hanno costruito un impero e il suo ritorno imprevisto, a sorpresa, come una favola, proprio mentre si compie l’impressionante parabola di Steve Jobs. Considerando l’esperienza e le competenze di entrambi è molto probabile che Jobs avesse già scelto Tim Cook come nuovo Ceo, mentre per il Woz probabilmente immaginava un ruolo più di rappresentanza, meno manageriale e più a contatto con appassionati e utenti.
Un passaggio di consegne storico che purtroppo non si è avverato. Forse anche se il Woz fosse tornato in Apple nel 2011 la società oggi non sarebbe molto diversa da come la conosciamo, ma keynote, presentazioni e inaugurazioni di nuovi Apple Store avrebbero beneficiato dello humor dissacrante, dello sguardo sempre acuto sul mondo della tecnologia e soprattutto della grande carica di umanità che da sempre sono qualità riconsciute a Steve Wozniak, da chi ha avuto la fortuna di essere suo collega e amico, ma anche da chi ha avuto modo di incontrarlo solo per pochi minuti.