Prima che lo facesse Apple, Twitter avrebbe voluto acquisire Topsy. L’ha spiegato ad AllThings D una non meglio precisata fonte informata sui fatti. Twitter avrebbe preso in considerazione diverse volte l’ipotesi acquisto in virtù della capacità dell’azienda in questione di analizzare i “cinguettii”, permettendo di capire meglio cosa accade nell’universo dei “messaggi brevi”.
Topsy è infatti unno dei pochi partner della società ad avere accesso al Firehose (la “bocchetta”) di Twitter, il flusso completo dei tweet postati sul social network, sin da quando questo esiste. Topsy permette di cercare nel corpo dei dati alla ricerca di notizie, permette di monitorare il sentimento generale su specifici argomenti e potenzialmente predire eventi futuri.
Ovviamente anche Twiter ha accesso alla base dati in questione ma Topsy ha sviluppato tecnologie di ricerca e strumenti, più potenti di quelli sviluppati alla fonte, per anni un punto debole per il social network.
Topsy alla fine si è accordata con Apple, probabilmente perché Twitter ha ritenuto di poter sviluppare “in casa” tecnologie simili o forse perché i 200 milioni di dollari richiesti sono sembrati troppi per portarsi a casa tecnologie e sviluppatori. Anche se Twitter sarà in grado di replicare le funzionalità offerte da Topsy, avrà bisogno di tempo e risorse per farlo, salvo che non abbia già messo gli occhi su una diversa startup come ad esempio il team di Spindle, composto da ingegneri che hanno in precedenza lavorato a Bing per Microsoft.
Al momento le competenze di Topsy se l’è aggiudicate Apple. Non è chiaro cosa ne farà Cupertino, ma è probabile una maggiore spinta nel mondo dei social network con funzionalità specifiche per iOS e OS X.