Faceva sorvolare i propri droni sugli stadi di calcio in occasione di partite importanti e anche in zone turistiche di Londra: per la prima volta arriva una condanna in Regno Unito per l’impiego di droni in luoghi pubblici. La multa di 1.800 sterline (circa 2.500 euro) insieme al divieto di acquistare droni per 2 anni è indirizzata a Nigel Wilson che ha ammesso almeno 9 infrazioni, la maggior parte delle quali realizzate con sorvolo sugli stadi di Londra in occasione di incontri delle squadre di primo piano come Liverpool e Arsenal, Machester City e altre ancora. In più occasioni le forze di polizia hanno fermato l’accusato convincendolo a interrompere i sorvoli con droni e, negli ultimi episodi, anche confiscando il drone utilizzato. Non solo; lo stesso Wilson ha pilotato droni in sorvolo anche sul Palazzo di Westminister e in altre aree turistiche e celebri della capitale.
Nel verdetto che impone multa e divieto di acquisto droni, il giudice precisa che Wilson ha continuato a far volare i suoi droni in luoghi affollati nonostante i numerosi avvisi non solo della polizia ma anche da parte di privati cittadini, mettendo in pericolo le persone presenti. In particolare la ragione principale che motiva la multa e la confisca dei droni è quella del possibile pericolo per le persone, che avrebbero potuto essere ferite anche in modo serie per un colpo di vento, un guasto o un altro evento fortuito. Sempre nella condanna viene fatto notare che Wilson controllava i droni senza preoccuparsi di rimanere in contatto visivo con gli stessi.
Le norme locali, Air Navigation Order 2009, stabiliscono che i droni non possono volare entro 150 metri in aree congestionate o in raduni all’aperto con oltre 1.000 persone e nemmeno al di sotto di 50 metri di navi, veicoli o strutture che non sono sotto il controllo diretto del pilota, salvo aver ottenuto un permesso dalla Civil Aviation Authority.
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