Nel corso dell’evento odierno, Apple non ha presentato solo il MacBook Air aggiornato ma anche il nuovo Mac Mini rivisto da cima a fondo (facile anche perché il “piccolo” della Mela non era aggiornato da ben quattro anni).
Esternamente non cambia niente: il design rimane quello ben noto e consolidato con l’aggiunta del colore grigio siderale. I cambiamenti importanti sono “sotto il cofano” con un processore Coffee Lake a 4 o 6 core di ottava generazione (Intel core i5 o i7 che con il turbo boost arrivano fino a 4.6 GHz) in grado di offrire ottime prestazioni (Apple parla di prestazioni fino a 5x più veloci) e un chip factotum T2 che integra al suo interno vari controller per la sicurezza e il contenuto criptato degli SSD.
Tutti i nuovi Mac mini supportano fino a 64GB di memoria RAM (DDR4
a 2666MHz), 2TB di spazio di archiviazione (Apple ha finalmente abbandonato i dischi rigidi tradizionali) con velocità di lettura sequenziale fino a 3,4GBps.
Sul retro troviamo porte USB-A, porta Ethernet da 10Gb, quattro USB-C, Thunderbolt 3, uscita HDMI, jack da 3.5mm per cuffie. È possibile collegare due monitor con risoluzione fino a 4K all’uscita Thunderbolt 3 e persino un terzo con HDMI 2.0 oppure un monitor 5K ma anche affiancare una eGPU.
Apple suggerisce l’utilizzo anche come build farm e render farm (collegando più mini insieme) per compilare grandi progetti Xcode o per il rendering e la compressione video, eseguire test automatizzati in background, installazioni visive.
La versione base (Core i3 quad‑core di ottava generazione a 3,6GHz, 8GB di memoria RAM DDR4, Intel HD Graphics e Unità SSD PCIe da 128GB) parte da 919 euro IVA inclusa; la versione più potente (processore Intel Core i5 6‑core di ottava generazione a 3,0GHz che con urbo Boost arriva fino a 4,1GHz, 8GB, SSD 256GB) è venduta a 1269,00 euro IVA inclusa. In fase di ordine è possibile personalizzare CPU, RAM (fino a 64GB), archiviazione (fino a 2TB), Ethernet (10/100/1000 o 10Gigabt) e il software da preinstallare.