C’è un rischio per il prezzo dell’iMac Pro, quello di una soglia ben più alta del previsto. Il pericolo arriva dal prezzo delle memorie DRAM (DDR4, LPDDR3/4, ecc.) che continua a salire.
L’aumento dei costi su quella che dovrebbe essere la macchina top dei prossimi mesi, deriva da problematiche connesse, paradossalmente, alla discesa dei costi dell’anno scorso determinato dalla sovrapproduzione. Le condizioni molto favorevoli hanno portato alcune grandi realtà a fare incetta di moduli, rastrellando il mercato nella sua globalità; nello stesso tempo le aziende che producono i moduli, per effetto dei prezzi troppo bassi, hanno ridotto la produzione. Quindi ora i magazzini sono nelle mani di pochi che stanno passando all’incasso e la conseguenza è un aumento globalizzato che va dal 13 al 17%. A rimetterci sono ovviamente i consumatori, costretti a pagare più del dovuto, e con produttori come Samsung, Micron e Sk Hynix che invece sono ovviamente felici di vedere utili sostanziosi.
I primi effetti dell’aumento delle memorie si è avuto sul prezzo dell’iPad, cresciuto recentemente proprio per effetto per l’aumento dei costi delle NAND e DRAM, problema cui aveva fatto cenno anche Maestri, durante la scorsa presentazione dei risultati fiscali.
Tutti gli iMac più recenti usano le nuove memorie colpite dall’aumento dei prezzi. Apple non ha cambiato il listino degli iMac che usano memoria DDR4 a 2400MHz, configurabili in fase di ordine con varie configurazioni: 8, 16 o 32GB. La configurazione standard è perfetta per svolgere tutte le attività di ogni giorno, come email, elaborazione di testi, navigazione web e molto altro. Ma chi usa Logic Pro X, Final Cut Pro X, applicazioni CAD, quindi il cliente tipico dell’ iMac Pro, non può accontentarsi del minimo.
Chi usa questa macchina, che oltre al resto si basa sulle rare memoria ECC DDR4 a 2666MHz, avrà 32 GB di RAM, ma può spingersi anche fino a 128 GB, configurazione non assurda per chi fa video professionale o foto editing. Una simile quantità di memoria sul mercato può facilmente arrivare a 1700/2000 euro e quindi uno scostamento percentuale della portata sopra menzionata, pur aaì fronte di un prezzo interessante per la categoria, ma non economico in assoluto, non potrà essere assorbito da Apple, già di per sé nota per non regalare nulla…