Se Apple con i prezzi di iPhone 5s e 5c pensa di dare una mano al turismo tecnologico pare riuscirci benissimo. Grazie alla differenza del prezzo dovuto al cambio anche le visite a Londra sono un ottimo sistema per pagarsi un viaggio low cost pure con la differenza di costo di un iPhone 5c base. Per non parlare di un bel weekend sulla neve in Svizzera: lo skypass è praticamente gratuito.
Per i prezzi iPhone 5s e 5c i conti sono presto fatti: basta consultare la tabella qui sotto (aggiornata al 24 Ottobre, vigilia del lancio di iPhone 5s e 5c in Italia) per rendersi conto che l’utente italiano è ancora una volta penalizzato per il costo di acquisto di iPhone non solo verso i paesi anglosassoni e/o la patria di origine del progetto ma anche verso quei paesi in cui l’interscambio commerciale e’ pienamente libero.
A parte la Francia che ha di recente adeguato i prezzi degli smartphone forse per un desiderio di fratellanza latina la differenza con Spagna e Germania parte da 30 euro il 5s da 16 MB e cresce di 10 euro per ogni incremento di Ram.
Resiste la Svezia che ha una VAT del 25% e prezzi notoriamente più alti su qualsiasi bene di consumo ma non riesce a batterci.
Ma quel che aiuta a pensare ad un bel viaggio con acquisto abbinato sono da una parte i prezzi in Svizzera, con un vero invito a passare il confine ai frontalieri con iPhone 5s 16 GB che costa quasi 100 Euro in meno e 5c che sconta circa 120 Euro: dall’altra parte in Inghilterra non si scherza: con 80 euro circa di differenza su iPhone 5s e 5c ci si paga un bel volo Low Cost e il treno da Stansted al centro di Londra.
Infine gli Stati Uniti, se si considera che la tassa federale è al massimo del 12% ed in alcuni stati come New Hampshire e Tennessee non viene neppure applicata, un iPhone 5s viene a costare circa 200 Euro in meno rispetto all’italia e un iPhone 5c circa 180 euro in meno.
In pratica chi va negli USA può acquistare un iPhone 5c da 16 GB al prezzo per cui in italia ci si porta a casa un iPhone 4s da 8 GB.
Ovviamente potrete far osservare che da un parte ci sono le strettoie dell’importazione e l’obbligo di pagare l’IVA alla frontiera con i paesi non UE di cui gli italiani se ne fanno notoriamente un baffo e dall’altra la bella usanza italica di gonfiare i prezzi per poi praticare gli sconti con abbonamenti abbinati, offerte sottocosto, sconti per la spesa alimentare.
Forse è proprio questo il valore aggiunto per cui nel nostro paese, pur martoriato da una crisi di sistema, da un calo della fiducia dei consumatori e da una tendenza generalizzata al naufragio gli iPhone costano di più: con lo sconto sul prossimo acquisto potremo comprarci un canotto o dei generi alimentari per la sopravvivenza o magari avere 200 minuti in più di chiamate in voce al mese ora che tutti usano Voip e Whatsapp.
A completamento delle informazioni vi mostriamo due piccoli grafici che mostrano l’andamento dei prezzi a confronto 2012/2013 con i modelli top di Gamma e una distribuzione dei prezzi dal paese più costoso (l’Italia) agli Stati Uniti con o senza la tassa federale massima applicata: al di là delle comprensibili variazioni del cambio per Sterlina e Franco Svizzero si nota come i prezzi europei si stiano pian piano allineando verso l’alto con il salto costante in alto di quello italiano.
Dobbiamo inoltre far notare che sul prezzo di iPhone in Svizzera incide la bassissima percentuale della tassa sul valore aggiunto che è dell’8%.