I prossimi iPhone 15 e iPhone 15 potrebbero essere il maggior aggiornamento dal lancio di iPhone X ma anche scontrarsi con potenti venti contrari che renderanno il suo successo problematico. I prodromi della tempesta si sono già percepiti nei mesi scorsi e si sono materializzati in vendite al di sotto delle previsioni per il trimestre appena terminato; si tratta della riduzione dell’interesse del mercato americano per gli smartphone.
Dell’argomento e delle possibili conseguenze parla Mark Gurman nella sua consueta newsletter e domenicale PowerOn, una fonte preziosa di anticipazioni e di prospettive strategiche sul mondo della Mela.
Il giornalista fa cenno, in particolare, alle considerazioni svolte durante la presentazione del recente quarto fiscale. In quel contesto i manager Apple hanno attribuito il calo di vendite dei trimestri precedenti (due consecutivi) a fattori come i problemi determinati dalle oscillazioni delle valute ma in realtà accanto a questo c’è anche un generale raffreddamento dell’interesse del mercato USA per il mondo degli smartphone.
Apple spera (e prevede) che iPhone 15 con tutte le sue novità (dal design dei modelli Pro alle fotocamere rinnovate) possa sconfiggere le previsioni ma sarà molto difficile che potrà sollevare le sorti del trimestre in corso che si concluderà a fine settembre con pochi giorni di disponibilità del nuovo modello. Poi toccherà alla cruciale stagione dei regali.
Il Natale del 2023 dovrebbe partire da basi migliori di quelle dei precedenti anni in particolare lo scorso, quando Apple e l’intero mercato dell’elettronica hanno sofferto di una penuria di chip e di tutti i problemi legati ai continui lockdown cinesi; questo sulla carta potrebbe consentire ad Apple di superare i risultati del 2022, dopo 4 trimestri consecutivi di cali. “Ma se così non fosse – dice Gurman – vuole dire che la situazione è più seria di quel che si sta prospettando”