Le navette usate per gli spostamenti da migliaia di dipendenti Apple che partono quotidianamente da San Francisco per andare a lavorare nel quartier generale di Cupertino, sono stati presi a sassate e alcuni finestrini degli autobus distrutti.
Lo riferisce Mashable spiegando che i finestrini sono stati rotti con sassi o forse proiettili di gomma, sparati a distanza da qualche arma da fuoco. Apple ha inviato una mail ai dipendenti per allertarli e spiegare che un numero imprecisato di bus-navette saranno dirottati su altre strade, allungando dai 30 ai 45 minuti il consueto tragitto dei pendolari.
Le forze dell’ordine stanno indagando su un problema che ha riguardato almeno quattro diversi autobus su un totale di 280. Gli incidenti si sono verificati il 12 e il 16 gennaio; uno di questi è avvenuto appena fuori la città di Woodside e un altro alla periferia di Los Altos Hills. Anche bus-navette dei dipendenti di Google sono stati attaccati nello stesso periodo con metodi simili.
A San Francisco e zone limitrofe molte persone sono contrarie a queste navette. Società del mondo IT quali Apple, Google e Facebook usano le fermate degli autobus cittadini per prelevare con proprie navette gli impiegati e portarli nei campus di Cupertino, Mountain View e Menlo Park. Nel 2014 vi erano state proteste contro i giganti del mondo hi-tech della zona. Alcuni manifestanti residenti nella baia di San Francisco affermano che è colpa dei pendolari che lavorano per queste aziende l’aumento dei costi delle abitazioni nella zona.
Gruppi di inquilini estromessi dai loro appartamenti dai proprietari che hanno trovato chi pagava più di loro, in particolare dipendenti di Apple e di Google che non hanno problemi a sostenere affitti molto più alti, avevano bloccato le navette di alcuni impiegati protestando con striscioni e cartelli. Ovviamente non tutti i pendolari che lavorano a San Francisco sono “pendolari milionari”. A utilizzare questi mezzi, sono ad esempio anche studenti-lavoratori. Negli USA sono molto comuni fondi di assistenza finanziaria ai laureati per il conseguimento di master o dottorati di ricerca presso le università, che vengono rimborsati quando lo studente trova un impiego.