Gli AirPods (e suoi innumerevoli e spudorati cloni) sono diffusissimi, indossati da milioni di persone in tutto il mondo, giorno e notte e in qualunque situazione (un curioso sondaggio riferisce di un 17% di utenti irriducibili che li indossano praticamente sempre e non li tolgono mai, nemmeno quando fanno sesso): più volte sulle pagine di macityet abbiamo riferitidi persone che si sono addormente con gli auricolari, ingoiandoli nel sonno.
C’è persino chi ha riferito che continuavano a funzionare anche nello stomaco fino a quando non si è esaurita la batteria o sono stati, per fortuna, “espulsi” dal corpo). Anche Kirstie Allsopp, presentatrice TV britannica, ha ingoiato uno dei suoi AirPod confondendosi mentre doveva ingoiare delle vitamine, riferendo che ha cercato di vomitare, ma non è riuscita a espellere nell’immediato l’auricolare che aveva ingerito per errore.
Non è chiaro in che modo qualcuno possa confondere le pillole con un AirPod, e c’è chi commenta il tweet della presentatrice spiegando di “riuscire a malapena ad ingoiare una pillola, figuriamoci un AirPod”. Allsopp ha spiegato che aveva sia gli AirPods, sia le vitamine da prendere in tasca, e di essersi distratta mentre ingoiava senza guardare uno degli AirPod aiutandosi con un bicchiere d’acqua, giustificandosi ancora dicendo che quanto ha fatto non è una cosa così sciocca come sembra.
See, not quite as daft as some might say. pic.twitter.com/Gw0qSj8BOV
— Kirstie Allsopp (@KirstieMAllsopp) June 27, 2022
I rischi legati a un uso “distratto” degli AirPods, o anche all’uso di cuffie wireless sempre più piccole ci sono e, come accennato, quanto accaduto alla presentatrice è solo l’ultimo avvenimento di tanti simili: sono stati segnalati casi in Taiwan, in Georgia, in Massachusetts e altre zone ancora. Tutti utenti distratti che dovrebbero imparare a prestare attenzione prima di portare in bocca e ingoiare senza battere ciglio oggetti di piccole dimensioni.
Non si rischia generalmente molto e oggetti di questo tipo sono espulsi senza problemi dal nostro corpo; bisogna ad ogni modo prestare attenzione con bambini, pazienti affetti da malattie dell’esofago e corpi estranei che potrebbero lesionare le mucose. In caso di necessità (e sintomi quali l’ostruzione delle vite respiratorie) è ovviamente meglio rivolgersi a un medico o in ospedale, dove decideranno se è necessario un intervento operativo, con quale grado di urgenza ed che modo eventualmente operare.