Apple ha annunciato un numero record di iPhone 6 per il primo giorno di pre-ordini di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, con oltre quattro milioni di dispositivi preordinati nelle prime 24 ore. Nel comunicato Apple dichiara che la domanda per i nuovi smartphone supera la fornitura iniziale di preordini e, sebbene una quantità significativa verrà consegnata ai clienti a partire da venerdì 19, primo giorno di disponibilità e anche durante il mese di settembre, molti pre-ordini di iPhone sono programmati per essere consegnati ad ottobre.
Ricordiamo che il comunicato di oggi di Apple conferma le prime dichiarazioni ufficiose rilasciate sempre da Cupertino già venerdì 12 settembre, giorno di inizio dei preordini. Ma soprattutto vale la pena osservare che mai fino a oggi nella storia di iPhone, Apple ha rilasciato un comunicato subito dopo il primo weekend dei preordini. Prima di iPhone 6 e iPhone 6 Plus infatti Cupertino ha sempre diramato un comunicato ufficiale con le vendite effettuate nel primo weekend di disponibilità nei negozi. Considerando l’elevato numero di smartphone preordinati nei primi 9 paesi di disponibilità è praticamente certo che assisteremo all’annuncio di nuovi importanti record di iPhone 6 nei prossimi giorni, quando preordini e commercializzazione saranno estesi in altre nazioni.
Oggi la multinazionale della Mela fa sapere che una fornitura ulteriore di iPhone 6 e iPhone 6 Plus sarà disponibile per i clienti che si recheranno presso gli Apple retail Store venerdì 19 settembre alle 8:00 del mattino. I clienti sono incoraggiati ad arrivare presto o ordinare su Apple Online Store per prendere il dispositivo in negozio o ricevere una data stimata di consegna.
iPhone 6 e iPhone 6 Plus saranno disponibili negli Stati Uniti, Australia, Canada, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, Porto Rico, Singapore e Regno Unito a partire da questo venerdì 19 settembre e in più di 20 altre nazioni a partire da venerdì 26 settembre tra cui Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Isola di Man, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Qatar, Russia, Arabia Saudita, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Turchia e Emirati Arabi Uniti.