Per i preordini di iPhone 5c secondo qualcuno è andata benissimo, tanto che in alcuni negozi americani sarebbe stata battuta la prima giornata di iPhone 5s, ma dando un’occhiata a quel che è accaduto on line le cose potrebbero essere messe in maniera un pochino diversa, almeno se si confrontano i dati di oggi con quelli dei precedenti modelli.
In particolare in nessuno dei principali paesi dove sono stati aperti i preordini si è segnalato il tutto esaurito e uno slittamento dei tempi di consegna. In Germania, Francia, Regno Unito e anche negli USA chi ordina nel momento in cui scriviamo iPhone 5c lo riceve il giorno 20, ovvero lo stesso giorno in cui si poteva averlo ordinandolo al primo minuto. La stessa cosa succede in Australia e a Singapore. In Canada gli ordini sono soddisfatti tra il 20 e il 24, quindi si ha la probabilità di riceverlo nello stessa giornata del lancio. Solo ad Hong Kong, da sempre terra di predazione commerciale da parte di rivenditori del mercato grigio cinese, i dispositivi sono scivolati in consegna a due settimane. La situazione è dunque decisamente diversa da quella registrata in altri tempi e con altri modelli di iPhone.
Qualche esempio.
Lo stock iniziale di iPhone 4 venne esaurito in circa cinque ore negli USA, in altri paesi bastarono 24 ore. Chi il giorno dopo l’avvio dei preordini provava ad ordinare il primo iPhone Retina si vedeva recapitare una data di spedizione di una decina di giorni. Apple il lunedì successivo l’avvio delle prenotazioni comunicò di avere raccolto 600mila preordini nelle prime 24 ore.
L’iPhone 4S seguì una sorte ancora migliore (o peggiore per gli impazienti clienti che avevano provato ad averlo subito). Lanciato come il 4 in pochi paesi, di fatto gli stessi di oggi (meno Hong Kong e Singapore) fu preordinato in un milione di pezzi il primo giorno e venduto in 4 milioni di unità nel primo week end. I preordini vennero esauriti in meno di 24 ore.
Infine con iPhone 5 fu l’apoteosi. Negli Stati Uniti dove l’assalto ai server fu tale da far saltare il sito, i preordini cancellarono le scorte iniziali in un’ora. Più o meno la stessa cosa accade in Francia, Regno Unito e Germania dove i tempi di consegna passarono dal giorno previsto per il lancio a 2/3 settimane in meno di mezza giornata. Apple fece sapere che erano stati venduti due milioni di pezzi in preordine e cinque milioni nel primo fine settimana.
Le ragioni per cui iPhone 5c non pare seguire le orme dei predecessorir, sono ancora tutte da esplorare, ma sicuramente non sono estranei né il prezzo assoluto né quello relativo. L’iPhone 5c con i suoi 549 dollari (o 600 euro) per un modello da 16GB soffre sicuramente la concorrenza dell’iPhone 5s che ha costa solo 100 dollari (o 100 euro) in più ma offre anche molto di più, dal sensore di impronte digitali ad un processore avanzato, per finire con materiali di qualità e finiture d’eccellenza,
La differenza di prezzo modesta e la possibilità per la prima volt nella storia di iPhone di avere nello stesso giorno del lancio anche un altro modello, potrebbe avere spinto molti clienti ad attendere di mettere fisicamente le mani sui due dispositivi per capire se vale davvero la pena di spendere solo 100 euro meno per avere un prodotto che a prima vista potrebbe non valere il prezzo richiesto, almeno stante il fatto che sarò offerto contemporaneamente ad un altro che ha molte più funzioni.
Ovviamente è anche possibile che Apple abbia accumulato più scorte e che alla fine, sommando le vendite dei due modelli, i numeri diano ragione ad Apple che accompagnerà le cifre con i soliti toni trionfali. Questo però lo sapremo solo lunedì 23 settembre, data in cui dovrebbe essere emesso il tradizionale comunicato che fornisce un bilancio del primo fine settimana di vendite degli iPhone. Per questo lunedì, invece, giorno in cui dovrebbe arrivare, sempre secondo tradizione, un bilancio delle prevendite, è possibile che al netto di qualche doverosa comunicazione a beneficio del marketing, i numeri non saranno così trionfali
