Sempre più osservatori ritengono probabile il passaggio di Apple a TSMC al posto di Samsung per la costruzione dei processori di iPhone e iPad. L’esclusione del colosso coreano da parte di Cupertino a favore di Taiwan Semiconductor Manufactory Company è riportato da numerose anticipazioni da oltre un anno e potrebbe avvenire già nel 2013.
La migrazione completa di Apple non sarebbe però priva di effetti consistenti nel mercato dei processori: gli osservatori stimano che ogni anno Apple richiederebbe circa 200 milioni di CPU destinate a iPhone e iPad, un volume di produzione in grado di creare qualche grattacapo anche per TSMC che è il più grande costruttore a contratto di processori al mondo.
I cambiamenti di scenario nel caso in cui si verificasse il passaggio di Apple da Samsung a TSMC sono riportati da DigiTimes. Ggli addetti ai lavori hanno calcolato che TSMC avrà bisogno di oltre 200mila wafer da 12 pollici solamente per soddisfare la domanda di CPU di Cupertino. Gli altri problemi toccano invece i clienti attuali di TSMC tra cui spiccano Qualcomm, Altera e Nvidia che con l’arrivo di Apple potrebbero vedersi ridurre i volumi di produzione assegnati.
Pur essendo tutt’altro che affidabile nelle previsioni per il mondo Apple, DigiTimes vanta da sempre contatti stretti con il mondo della produzione di Cina e Taiwan così, anche se il nuovo report non contiene novità eclatanti, i numeri e le preoccupazioni riportate lasciano intravvedere le grandi manovre in corso nel mondo della produzione orientale.
Nel caso Apple si rivolgesse a TSMC per l’intera produzione di processori mobile, la società di Taiwan dovrà assegnare in modo intelligente la propria capacità di produzione per non creare scontenti tra i clienti attuali. Nel 2011 il business di TSMC è aumentato dell’82% e nel 2012 è previsto un aumento del 54%: sarà interessante osservare il balzo di produzione e ricavi con l’eventuale approdo degli ordinativi di Cupertino.
Negli scorsi mesi Morris Chang, presidente e Ceo di TSMC ha dichiarato che per la propria azienda ha senso dedicare in esclusiva uno stabilimento o anche due impianti completi per fornire chip sufficienti per i prodotti a maggior volume dei propri clienti. Anche se Chang non ha fatto nomi, questa frase è stata più volte associata al possibile avvicinamento in corso tra Apple e TSMC: forse potrebbero essere proprio gli ingenti ordinativi in arrivo da Cupertino per il settore mobile ad aver spinto TSMC a formulare questo nuovo piano di produzione.