Arrivano conferme sulla svolta israeliana di Apple. A ribadire e puntualizzare le voci diffuse a metà dicembre dalla testata finanziaria on line Globes su un centro di ricerca con l’insegna della Mela specializzato in semiconduttori e collocato nel paese del mediterraneo, è un altro giornale finanziario, Calcalist.
Il periodico, che pare citare persone a conoscenza dei fatti, fornisce alcuni dettagli dell’operazione. Apple sta esaminando alcune centinaia di profili di candidati con specializzazione nel settore dei chip da collocare in una struttura che dovrebbe sorgere nel Matam Technology Park, il distretto hi-tech di Haifa dove sono attive varie società di elevato profilo. Qui, tra gli altri, si trova anche uno dei centri ricerca e sviluppo di Intel che in Israele ha investito milioni e milioni di dollari. Ma anche Broadcom, Google, Yahoo! eBay, IBM, Philips, Microsoft e persino la cinese Huawei hanno strutture in Israele, un paese che fa ponti d’oro a società tecnologiche che decidono di portare le loro attività all’interno dei suoi confini nazionali. Come accennato in un nostro precedente articolo sarà Aharon Aharon, un veterano del settore dei semiconduttori, a svolgere il reclutamento di personale dopo avere ricevuto il mandato da Ed Frank, uno dei vicepresidenti Apple con l’incarico per ricerca e sviluppo, che è stato in Israele diverse volte nei mesi scorsi.
Il centro di ricerca e sviluppo di Haifa avrà l’incarico di curare il design dei nuovi processori a basso consumo per i dispositivi mobili e non è connesso all’acquisto di Anobit. La società specializzata in tecnologie per archiviazione dati su memorie allo stato solido, segue un suo corso e resta insediata a Herzliya che si trova ad un’ottantina di chilometri a sud di Haifa. Il gruppo, ora parte del settore che in Apple si occupa di hardware e che è guidato da Bob Mansfield, è sotto la direzione di Johny Srouji, un ingegnere di origini israeliane che ha lavorato a lungo negli USA ed è specializzato nel design di microprocessori.
Qui sotto la vista dall’alto del Matam Technology Park di Haifa