Il francofono le Journal du lapin dimostra come sia importante tenere conto della posizione delle periferiche quando si collegano in cascata più dispositivi Thunderbolt. È stato realizzato un test sfruttando: una docking station CalDigit, un disco Little Big Disk, un convertitore eSATA, due dischi esterni di Seagate e anche un adattatore da Thunderbolt a ExpressCard al quale era collegata una ExpressCard USB 3.0.
Usando questi dispositivi, è possibile verificare come le prestazioni dell’unità SSD USB 3.0 cambiano da ~325 megabyte al secondo in lettura e ~145 MB/s in scrittura, per arrivare a ~340 megabyte al secondo in lettura e ~240 MB/s in scrittura, questo in base alla posizione lungo la catena. E’ interessante notare come il valore in lettura non cambi molto, mentre è più evidente il balzo delle prestazioni in fase di scrittura, che aumenta di quasi 100 megabyte al secondo. Si tratta di un incremento notevole in grado di beneficiare in modo consistente professionisti e utenti che sfruttano intensamente le unità esterne di archiviazione.
Come abbiamo spiegato in altre occasioni, i dispositivi Thunderbolt per i quali si vuole ottenere il massimo delle prestazioni devono essere i primi collegati al computer. Una singola concatenazione di Thunderbolt 2 oppure con Thunderbolt di prima generazione può utilizzare fino a sette dispositivi.