Se c’è una cosa che desiderano tutti quelli che pensano alla domotica è quella di poter spegnere una fastidiosa lampada quando sta per iniziare un bel film alla TV o si vuole finalmente addormentarsi e farlo, ancora più “magicamente” con la propria voce.
Ovviamente chi progetta un impianto domotico da zero basato su Homekit può farlo con dei relais bluetooth predisposti come quelli di Fibaro o chi ha la lampada collegata ad un presa di corrente può farlo interponendo una presa comandata come la Eve Energy Bluetooth di Elgato o quella Wi-Fi della stessa Koogeek.
Ma per quelli che hanno un classico lampadario o una lampada coperta da plafoniera senza la possibilità di intercettare il filo di alimentazione o un elettricista a portata di mano? O quelli a cui non basta la capacità di illuminazione di lampade Homekit come quella della stessa Koogeek o della concorrente Vocolink L1?
Per questi c’è il portalampada Koogeek Smart Socket E27 WiFi, presentato al CES 2017 e commercializzato anche in Italia da qualche settimana e subito entrato al primissimo posto delle vendite Amazon nel settore domotica, a testimonianza dell’importanza che riveste il mondo Apple in questo settore e della ricerca di dispositivi Homekit di uso immediato.
Già, perche il portalampada di Koogeek condivide con tutti gli altri dispositivi Homekit la facilità di installazione e il controllo diretto attraverso un iPhone, due fattori importantissimi per avvicinare gli utenti alla domotica e renderne l’uso più diretto.
La confezione
La confezione, in linea con la pulizia dei prodotti Apple, è una novità per Koogeek che punta al look minimale un po’ smentito dalle dimensioni generose del contenuto. Koogeek Smart Socket è abbastanza grande come diametro ma realizzato con una materia plastica dal colore assolutamente bianco neutro ed una finitura superficiale lucida di qualità: oltre alle serigrafie presenti sulla superficie laterale troviamo un interruttore molto facile da invidividuare anche al tatto e ovviamente il codice di attivazione all’interno di homekit.
Il codice è riportato anche all’interno della confezione in modo che non siate costretti ad inquadrare la lampada dopo averla montata. Ovviamente c’e’ anche un foro per il reset ed una risincronizzazione del portalampada stesso.
Consigliamo in ogni caso di effettuare il “pairing” subito dopo l’installazione e prima di montare eventuali protezioni di appliques o simili.
L’installazione
Per l’installazione fisica di Koogeek Smart Socket è ovviamente necessario svitare la lampada e inserire il portalampada passante al suo posto e infine re-inserire la lampada che è la classica E27 o Edison a passo largo.
L’installazione dal lato software è quella classica di Homekit: basterà avvitare la il portalampada nell’attacco edison, collegare in cascata la lampada e poi dopo pochi secondi dall’accensione inquadrare il tag con il codice numerico dalla app “Casa” di iOS o dall’applicazione apposita di Koogeek che potete utilizzare per un approccio grafico diverso ai dispositivi Homekit che avete già installato. Potete utilizzare anche altre app come Eve di elgato ma quella di Koogeek ha la possibilità di un controllo diretto del timer per programmare accensioni e spegnimenti senza passare da “Casa” o dal suo pannello di Automazione.
L’interazione
Come succede per altri dispositivi domotici che non dispongono di una batteria tampone la lampada è in grado di accendersi solo se non è stata interrotta l’alimentazione dall’interruttore: il relais a bordo del portalampada infatti agisce con una connessione radio che deve essere sempre attiva per poter funzionare: se spegnete la lampada con l’interruttore fisico avrete un messaggio che ne segnala l’impossibilità di attivazione, se lo spegnete con l’interruttore fisico a bordo del portalampada o con quello virtuale del vostro iPhone, iPad, o attraverso i comandi vocali di Siri, la lampada potrà essere riattivata anche via radio.
L’interruttore fisico a bordo di Koogeek Smart Socket può essere comodo quando avete una lampada installata ad una altezza facilmente raggiungibile “a mano”: ad esempio una lampada sul tavolo da cucina o da lavoro con un interruttore un po’ lontano da raggiungere. Ovviamente la capacità di avere i comandi via iOS o tramite Apple watch con bottoni sulla home oppure con Siri, mediante un comando vocale è comoda per gestire il tutto senza toccare nulla di fisico che non sia il vostro iPhone o iPad o attraverso la voce.
Allo stesso modo quando la luce è accesa sarà sempliciissimo spegnerla per risparmiare energia o per creare l’atmosfera giusta nel vostro ambiente.
Come abbiamo visto nella nostra introduzione ad Homekit visto che è possibile comandare direttamente in loco un dispositivo homekit a distanza di dispositivo iOS qui abbiamo un vantaggio rispetto a sistemi Bluetooth: la copertura del Wi-Fi (dovete essere obbligatoriamente collegati allo stesso router e non alla frequenza di 5 GHz) è molto più ampia e non si limita ai 9/10 metri.
E’ ovvio che, come accade per altri dispostivi Homekit, per gestire le luci da remoto avrete bisogno delle funzioni di gateway che esercita Apple TV o un iPad compatibile che dovete ospitare in casa: in questo caso potrete spegnere le luci anche a distanza.
L’affidabilità
Stiamo utilizzando il dispositivo da più di un mese sul lampadario da cucina che vedete nella galleria e con l’accorgimento di spegnerlo attraverso l’iPhone lo abbiamo sempre pronto e reattivo. Quando si spegne attraverso l’interruttore ovviamente il Wi-Fi si sgancia.
Quando riaccendiamo l’interruttore il portalampada inpiega un po’ di tempo per ricollegarsi alla rete Wi-Fi: la procedura di “aggancio” impiega circa 15 secondi con il router di casa posto a 15 metri dal bulbo. Quando invece è attivo il relais a bordo risponde con un ritardo impercettibile e il classico “clic” ai comandi impartiti dallo schermo dello smartphone.
Se impartiamo il comando con Siri del tipo “Spegni Lampada Tavolo” il ritardo è di 3 o 4 secondi visto che comunque c’è una elaborazione remota da compiere ed un controlllo sia sul comando che sull’impianto collegato. In ogni caso nel mese di utilizzo non abbiamo mai avuto problemi di sorta.
Consumi di base, dimmering e controllo dei consumi
Difficile criticare il prodotto: è chiaro che le dimensioni sono un po’ eccessive rispetto al normale attacco Edison ma difficilmente abbiamo visto in commercio dispositivi di dimensioni più ridotte basati su tecnologia wireless.
Quello che si può osservare è che, essendo il prodotto basato su Wi-Fi, non è sicuramente la soluzione migliore in assoluto per il risparmio energetico: ci sarà sempre un consumo di fondo per mantenere la connessione attiva quando l’alimentazione non è sospesa dall’interrutore di comando della luce. Le soluzioni zigbee e z-wave sono più parche in fatto di assorbimenti ma qui c’è il vantaggio, ottimo su singole installazioni qui che non c’è il consumo di un gateway intermedio tra la lampada e il router.
Il concorrente potrebbe essere ovviamente una lampada singolo colore Hue di Philips che però deve appoggiarsi come detto sopra su un gateway: si puo comandare con Siri e ha in più la possibilità di regolare l’intensità: se dovete attrezzare una sola lampada il costo è superiore, se dovete automatizzare 2 o più lampade potete fare un pensiero al kit base.
Come vedete dalle schermate della nostra galleria il portalampade ha inoltre la possibilità di gestire un controllo dei consumi della lampada collegata: questo è comodo sia per valutare complessivamente l’assorbimento del bulbo e con un software che somma le statistiche, quale è l’andamento generale nella casa.
Infine come per tutti i prodotti Homekit potete collegare il dispositivo attraverso l’opzione Automazione ad altri prodotti quali sensori, altre luci e sistemi di attivazione: ad esempio il sensore di Aperto/chiuso di Elgato potrebbe attivare l’accensione della lampada quando qualcuno entra in casa o l’accensione dell’illuminazione del guardaroba quando si apre la sua porta e così via.
Il software di Koogeek offre inoltre una interfaccia leggermente diversa da quelle di Casa per l’accesso ad altri dispositivi come il termostato Homekit di Honeywell che potrebbe risultare più gradevole per certi utenti.
Conclusioni
Un prodotto che funziona al primo colpo, che non ha bisogno di gateway per funzionare in locale (se volete comandarlo da remoto dove utilizzare Apple TV, un iPad in casa o HomePod come spiegato nel nostro articolo su Casa) e che può diventare il vostro primo esperimento per entrare nel mondo di Homekit e darvi la soddisfazione di gestire le vostre lampade classiche (anche non LED, incadescenti o a fluorescenza) direttamente dallo schermo di iPhone o con la vostra voce. Il prezzo è leggermente alto ma paragonabile ai portalampada disponibili con altre tecnologie wireless analoghe (Z-wave e Zigbee) che però necessitano in ogni caso di un gateway.
La consigliamo a chi può celare facilmente l’elemento passante e a chi deve utilizzare lampade con un elevato flusso luminoso (1000 lumen e più) senza intervenire sul relais o sugli interruttori.
Pro
Facile da installare, comodo e permette un controllo energetico e di illuminazione ambientale immediato, rilevamento dei consumi. Timer programmabile all’interno della App.
Contro
Non ha possibilità di dimming della lampada collegata.
Prezzo al pubblico
Koogeek Smart Socket E27 WiFi è disponibile su Amazon al prezzo di 39,99 Euro.