Citati in giudizio da uno studio cinematografico perché hanno utilizzato Popcorn Time. Questo ciò che è accaduto a 11 utenti degli Stati Uniti che avrebbero piratato il film “The Cobbler”, azione indubbiamente illegale e del tutto svolta con consapevolezza visto che – secondo le accuse – Popcorn Time esiste per un solo scopo: effettuare lo streaming di contenuti, soprattutto film e serie TV, protetti da copyright.
«Senza dubbio ogni utente di Popcorn Time commette esplicitamente un furto per ogni film visualizzato in streaming e contribuisce alla causa invogliando altri utenti a commettere l’illecito e promuovere la pirateria» si legge su TorrentFreak. Lo studio starebbe cercando di ottenere una ingiunzione permanente contro gli imputati e, secondo quanto si apprende, potrebbe essere prevista una multa per danni pari a 150.000 dollari.
In realtà, come spesso accade, è molto probabile che la cifra finale sia molto inferiore alla richiesta, tuttavia dimostra una chiara volontà nel voler fermare un diffusissimo servizio comunemente ribattezzato come il “Netflix dei pirati”. Sullo stesso sito si legge infatti che, sempre per via di Popcorn Time, sono stati arrestati due uomini danesi, proprietari di un sito web nel quale era stata pubblicata una guida all’uso del servizio. Negli scorsi mesi l’app PopCorn Time ha riscosso un notevole successo anche tra gli utenti di iPhone e iPad, oltre 1 milione di download, grazie a una ingegnosa trovata dei programmatori che hanno realizzato un tool apposito per superare le restrizioni di Apple e per poter installare l’app anche sui dispositivi iOS non sottoposti a jailbreak.