Negli Stati Uniti Apple dovrà affrontare una nuova azione legale collettiva condotta da un gruppo di soggetti che accusano Cupertino di non avere integrato nei MacBook e negli iMac filtri anti polvere nel sistema di ventilazione.
Questa scelta di progettazione di conseguenza porterebbe all’aumento del calore interno, all’abbassamento della velocità del processore e macchie di polvere intrappolate nello schermo che sono costose da riparare, il tutto a carico degli utenti quando il Mac è fuori garanzia.
La notizia è riportata da Hagens Berman Sobol Shapir LLP, studio legale specializzato in class action. Sul sito dello studio si legge che «Apple è l’azienda di maggior valore al mondo perché i consumatori hanno fiducia in essa per la creazione di prodotti affidabili e di qualità, ma non ha posto rimedio a uno dei più semplici e ben noti problemi nella comunità tecnologica – l’accumulo di polvere».
Il documento, firmato da Steve Berman, socio accomandatario e cofondatore di Hagens Berman, prosegue «Il difetto della griglia di areazione sta costando agli utenti Apple centinaia di dollari in riparazioni e Apple rifiuta di assumersi la responsabilità». «Intendiamo chiedere ad Apple di rispondere di questo costoso difetto che riguarda milioni di computer».
Stando a quanto indicato dallo studio legale, alcuni utenti di iMac, iMac Pro, MacBook Pro, MacBook e MacBook Air lamentano un problema di macchie scure e chiazze all’interno dello schermo dei loro computer, ma anche una eccessiva lentezza che sarebbe causata dall’impossibilità di dissipare il calore sviluppato dal processore per via della polvere che si accumula all’interno. Entrambi i problemi sono attribuiti all’assenza di filtri anti polvere nei Mac.
«Il computer sfrutta l’aria di aspirazione per raffreddare i componenti ma l’assenza di filtri intrappola la polvere all’interno. Questo riguarda lo schermo e la scheda logica del computer, portando la polvere ad accumularsi e bloccarsi dietro lo schermo e sula scheda madre, portando il computer a funzionare più lentamente e/o surriscaldarsi».
Lo studio Hagens Berman dice che Apple per risolvere la questione ha addebitato per gli interventi fino a 600 dollari ai clienti che hanno lamentato problemi su macchine fuori garanzia. L’inconveniente riguarderebbe iMac e MacBook venduti dal 2013 fino al 2018. Tra i querelanti citati nel contenzioso anche un fotografo che lamenta la presenza di macchie scure sul display del suo Mac, un utente che lamenta la presenza di sbavature sul suo iMac e un altro ancora che ha lamentato la presenza di sbavature scure dopo l’acquisto e che ha sostituito display e scheda logica più volte.
L’azione legale mira a ottenere un compenso pecuniario per gli utenti Mac, incluso un indennizzo per uno schermo che «non corrisponde alle caratteristiche pubblicizzate”, il rimborso per chi ha pagato di tasca propria i costi di riparazione e un compenso per quanti affermano di avere venduto il computer sottocosto per via delle macchie di polvere comparse sul display e la perdita di prestazioni.