Apple critica la politica ambientale dell’amministrazione Trump. L’ennesima stoccata indirizzata al team del Presidente USA arriva da Lisa Jackson, Vice President Environmental Initiatives di Apple, che ha definito la politica ambientale del governo poco trasparente. Il giudizio della dirigente è stato espresso dal palco della conferenza Disrupt di TechCrunc, in particolare in riferimento all’EPA, il cui capo è Scott Pruitt. La Jackson, lo ricordiamo, prima di arrivare in Apple è stata con Obama a capo dell’Environmental Protection Agency (EPA), l’agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti, un organismo che ha funzioni simili a quelle del nostro ministero per l’Ambiente.
La manager ha spiegato di avere pensato sempre all’EPA come una estensione del Dipartimento della Difesa perché «Protegge qualcosa che è molto importante per questa nazione». Tra le mosse di Pruitt, tentare di ritardare l’entrata in vigore di una norma dell’EPA introdotta con Obama, che prevede di limitare l’inquinamento da metano, prodotto dai pozzi di estrazione di gas e petrolio. L’amministrazione Trump è notoriamente contro il Clean Power Plan sulle emissioni delle centrali elettriche a carbone, al centro dell’agenda ‘verde’ di Obama.
«L’EPA è stata gestita sia dai Democratici, sia dai Repubblicani – ha detto la Jackson – Ma mai nella sua storia di oltre 40 anni è stata guidata da qualcuno determinato a fare qualcosa in grado di distruggere la sua credibilità rendendola non trasparente».
Il nuovo amministratore dell’EPA a marzo di quest’anno ha negato il cambiamento climatico in diretta TV, affermando che su questo argomento c’è mancanza di consenso e negando di fatto che il riscaldamento globale di origine antropica sia reale e che sia l’aumento della CO2 in atmosfera a determinarlo. Una lunga sezione che descriveva i rischi derivanti dal crescente aumento delle temperature è stato eliminato dal sito dell’agenzia e sostituito con alcuni brevi paragrafi che fanno riferimento a uno studio parzialmente finanziato dall’American Petroleum Institute.
«Ogni amministratore dell’EPA si è impegnatoanel disciplinare la trasparenza» ha dichiarato la Jackson. «Non c’è più questo impegno. Non l’EPA ma chi la guida ha deciso di abbandonare quella trasparenza che assicura alle persone che la loro salute e le loro comunità vengono prima dei profitti di qualcun altro».
Alcuni opinionisti hanno definito “ipocrite” le dichiarazioni della Jackson sulla politica ambientale di Trump, spiegando che l’EPA anche sotto la sua guida era stata accusata di scarsa trasparenza. Prima della sua partenza nel 2013, per aggirare le regole, la Jackson aveva usato per comunicare con membri del partito un indirizzo intestato a «Richard Windsor», senza rivelare nella maggior parte dei casi che invece si trattava di lei.