Polestar, spin-off di Volvo (a sua volta in mano ai cinesi di Geely), mira a creare un veicolo completamente a impatto zero entro il 2030. L’obiettivo principale è evitare le emissioni durante l’intero ciclo di vita del veicolo, non compensarle piantando alberi o acquistando crediti di emissione.
Lo sviluppo di un’autovettura totalmente a impatto zero e pronta per la produzione entro il 2030 inizierà dopo una fase preliminare di sviluppo di poco meno di tre anni.
Il costruttore di veicoli elettrici riferisce di stare formando una collaborazione tra fornitori del settore automotive, istituti di ricerca, start-up, investitori, organizzazioni governative e non.
Tra le realtà che hanno siglato lettere d’intenti per collaborare con Polestar c’è ZF, tra i più grandi gruppi tecnologici del settore automotive.
Collaborando con università, fornitori e start-up, il gruppo creerà standard che promettono di contribuire in modo tangibile alla riduzione delle emissioni e alla conservazione delle risorse.
ZF ha riferito che si concentrerà inizialmente sullo sviluppo, l’approvvigionamento e la pproduzione di trasmissioni elettriche che mirano “a soddisfare i massimi obiettivi di sostenibilità”. Come ulteriore contributo, il gruppo offre anche la propria competenza di sistema e prodotti che coprono non solo la tecnologia della trasmissione, ma anche la tecnologia del telaio, nonché la tecnologia per la sicurezza attiva e passiva.
Il Progetto Polestar 0” si concentra sulla reale eliminazione delle emissioni piuttosto che sulla compensazione attraverso l’acquisto di crediti di emissione. Si tratta della prima iniziativa globale nel suo genere.
“Siamo entusiasti di annunciare che ZF ha espresso interesse a collaborare al Progetto Polestar 0. La collaborazione prevista mirerà a trovare soluzioni di sistema per il settore automotive senza combustibili fossili, compresa la fase di fine ciclo di vita, per produrre un’auto a impatto zero entro il 2030. La ricerca congiunta esaminerà la trasmissione elettrica nella sua totalità per scoprire quale tipologia abbia il potenziale per raggiungere l’obiettivo di una pproduzione a emissioni zero. Il nostro impegno allineato verso soluzioni senza l’utilizzo di combustibili fossili ci permetterà di esplorare altre aree e componenti man mano che progrediamo con la creazione della vettura a emissioni zero”, ha riferito Thomas Ingenlath, CEO di Polestar.
Le soluzioni sviluppate nell’ambito del Progetto Polestar 0” potrebbero avere un impatto che va ben oltre il settore automotive. Nuovi processi di produzione a basse emissioni per materiali quali vetro, acciaio e alluminio potrebbero contribuire alla decarbonizzazione di altri settori con conseguenti benefici per la società nel suo insieme.
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