L’Autorità Garante della Concorrenza australiana ha avviato un’istruttoria nei confronti di Hewlett Packard (HP) per la violazione della legge a tutela dei consumatori. L’Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) ritiene che la locale sussidiaria di HP abbia ingannato i clienti per quanto concerne i diritti di garanzia ai sensi delle normative che tutelano i consumatori. ACCC afferma che HP ha fornito comunicazioni false e fuorvianti ai consumatori riguardo alla garanzia legale, ai diritti dei consumatori e alcuni dettaglianti abbiano scorrettamente indicato che la società non era tenuta a risarcire i consumatori con un rimborso e obbligata alla sostituzione di prodotti difettosi senza bisogno di alcuna preventiva autorizzazione di HP.
Secondo l’Autorità, HP avrebbe accettato il cambio di prodotti difettosi solo a proprio insindacabile giudizio e continuato a proporre la riparazione di prodotti difettosi e non la sostituzione degli stessi. Il periodo di garanzia sarebbe inoltre stato esplicitamente limitato e ai clienti non sarebbe stato permesso di restituire o cambiare i prodotti acquistati nell’HP OnLine Store, salvo accordi particolari a discrezione però del solo produttore.
Nel procedimento avviato nel Tribunale Federale di Sydney, l’AAC si sta attivando per ottenere ingiunzioni, sanzioni pecuniarie, l’obbligo di diffondere pubblicità esplicative, e tutti gli adempimenti necessari per mettere ordine alla faccenda.
[A cura di Mauro Notarianni]