All’inizio di agosto Google ha anticipato i prossimi smartphone Pixel 6 e Pixel 6 Pro, i primi a funzionare con il processore Google Tensor progettato internamente: per questa ragione si era creata l’aspettativa di un processore nel mondo Android in grado di competere meglio con i chip Apple Ax, purtroppo però i primi test delle prestazioni apparsi in rete attribuiti a Pixel 6 Pro non sembrano all’altezza dei top di gamma di Cupertino.
In base ai test di benchmark delle prestazioni il processore Google Tensor di Pixel 6 Pro sembra dotato di 8 core di calcolo, con due core che funzionano a 2,80Ghz, due core a 2,25GHz, infine quattro core a risparmio energetico che lavorano alla frequenza di 1,8GHz. Per quanto riguarda le prestazioni il processore di Pixel 6 Pro ha ottenuto un punteggio Geekbench di 414 nella modalità di funzionamento a singolo core di calcolo, e di 2.074 punti nella modalità multi core.
A confronto ricordiamo che Pixel 4a 5G dello scorso anno con Qualcomm Snapdragon 765 ottiene un punteggio di 595 in modalità a singolo core e di 1.602 punti nel multi core. Invece il top di gamma Samsung Galaxy S21 Ultra con Snapdragon 888 registra 1.134 punti in singolo core e di 3.322 punti nel multicore. iPhone 12 vince su tutti con 1.588 punti in single core e 3.943 punti in multi core.
I primi test delle prestazioni di Pixel 6 Pro devono essere considerati presunti perché gli smartphone non sono ancora in vendita, ma spesso questi dati appaiono in rete prima del lancio perché effettuati su unità prototipo: Google potrebbe presentarli entro la fine di ottobre.
Se questi benchmark saranno confermati anche nei terminali in commercio significa che Google Tensor è stato progettato come processore mobile di fascia media, ma occorre anche tenere presente che i punteggi potrebbero cambiare anche sensibilmente quando saranno eseguiti su unità in produzione con software e sistema operativo Android 12 in versione definitiva.
Per tutto quello che c’è da sapere su Pixel 6 e 6 Pro rimandiamo a questo articolo.