Panico nel weekend per un problema emerso sulle prime unità di prova di Google Pixel 2 XL: alcuni giornalisti e testate lamentano la comparsa dell’effetto fantasma sul display. Quando viene visualizzato un sottofondo o una schermata di colore grigio risultano visibili in trasparenza le icone dei pulsanti e di navigazione in basso, così come dimostra una fotografia pubblicata da Alex Dobie su Twitter, immagine che riportiamo in questo articolo.
Secondo alcuni il problema potrebbe essere addirittura più grave, vale a dire non un effetto fantasma bensì di burn-in, cioè con i pixel di quell’area definitivamente impressionati con le immagini dei tasti dell’interfaccia grafica. In entrambi i casi non si tratterebbe quindi di un problema di poco conto, soprattutto ora che il terminale è prossimo ad essere commercializzato. Sia il ghotsting che il burn-in sono due problemi che possono verificarsi nei diplay OLED ma solitamente emerge dopo mesi o anni di utilizzo, non in giorni o settimane come in questo caso.
Nei Google Pixel 2 XL è impiegato uno schermo pOLED: a differenza degli AMOLED tradizionali basati su vetro, i più moderni pOLED sono realizzati con un substrato in plastica che li rende più sottili e compatti. Il problema sopra descritto sembra interessare esclusivamente i terminali Pixel 2 XL con pOLED e non invece i Pixel 2 che usano invece uno schermo AMOLED.
Google è stata contatta: è al corrente del problema e sta investigando sulla questione, così come dichiara un portavoce ufficiale della multinazionale riportato da The Verge «Lo schermo di Pixel 2 XL è stato progettato con una tecnologia avanzata pOLED, inclusa la risoluzione QHD+, ampia gamma cromatica e rapporto di contrasto elevato per colori e rendering naturali e belli. Tutti i nostri prodotti sono sottoposti ad approfonditi test di qualità prima del lancio e nella produzione di ogni unità. Stiamo attivamente indagando sulla questione».