Non è più mistero il fatto che, proprio nel momento in cui Apple presentava le novità dell’evento del 20 aprile scorso, il gruppo di pirati REvil portava avanti un attacco ransomware ai sistemi del costruttore Quanta, per poi ricattare Apple per una somma di 50 milioni di dollari, prima di pubblicare i primi documenti in rete riguardanti nuovi MacBook Pro 2021 con processore Apple Silicon attesi nella seconda metà di quest’anno. Adesso, la minaccia sembra essere rientrata.
Il tentativo di estorsione è stato programmato in concomitanza con l’evento digitale “Spring Loaded” del 20 aprile scorso, in cui Apple ha annunciato i tracker AirTag, nuovi modelli di iPad Pro e nuovi iMac. Nonostante la minaccia, tuttavia, nessun ulteriore documento rubato è trapelato online da quando la richiesta originale di riscatto è stata resa pubblica.
Storicamente, REvil non è noto per i suoi bluff, e pubblica regolarmente i documenti rubati quando le vittime non pagano, come rileva MacRumos. Non si comprende, allora, il motivo per cui il gruppo non ha dato seguito alla minaccia. Nel frattempo, Apple finora non ha commentato la violazione. Fatto sta che ad oggi tutti i contenuti collegati al tentativo di estorsione sono stati rimossi dal sito, anche se non è chiaro il motivo. C’è anche da ricordare, però, che la prima minaccia indicava come data ultima per il pagamento il primo maggio 2021.
Tra i documenti precedentemente pubblicati in rete, alcuni schemi di nuovi Macbook; uno dei disegni, più nel dettaglio, mostrava un MacBook Pro senza la Touch Bar, proprio come ipotizzato all’inizio di quest’anno dall’analista Ming-Chi Kuo, che aveva affermato che dai MacBook Pro 2021 spariranno la Touch Bar e che sarebbe tornato lo slot SD.
Tutte le novità presentate da Apple nell’evento Spring Loaded sono riassunte in questo articolo. Per tutte le nozitie di macitynet che parlano di sicurezza informatica si parte da qui.