Il consistente ribasso del valore delle azioni Apple è dovuto principalmente alle paure del mercato: il pessimismo è diffuso ma, secondo la società di analisi Piper Jaffray, la brusca riduzione del valore delle azioni Apple è largamente ingiustificato.
Il quadro che Piper Jaffray dipinge non è certamente roseo: la crescita dei Mac stimata per l’anno fiscale 2008 è del 40 per cento e solo del 16 per cento quella invece prevista per il 2009. Ancora, la società di analisi prevede per Cupertino margini inferiori generati da nuove linee di Mac più economiche e anche da una “famiglia” di iPhone per il 2009, ciò nonostante la riduzione dei margini non sarà così preoccupante e consistente come la riduzione del valore delle azioni porterebbe a pensare.
Piper Jaffray prevede margini per Apple comunque superiori al 30 per cento per l’ultimo trimestre dell’anno in corso e del 30 per cento circa per l’anno successivo. La società di analisti fornisce anche un’altra spiegazione circa l’incidente in borsa di ieri: il consistente calo dal 43 al 23 per cento delle vendite di iMac confrontando l’andamento di agosto 2007 con quello dello stesso mese del 2008.
Gli analisti notano che lo scorso anno, proprio nel mese di agosto, Apple ha introdotto i nuovi iMac in alluminio generando così una domanda insolita per questo periodo dell’anno. Questo episodio spiegherebbe le alte aspettative indotte per lo stesso periodo estivo di quest’anno.
In sintesi le azioni Apple stanno soffrendo l’andamento del mercato e le aspettative pessimistiche diffuse, non ultimo anche le crisi del settore bancario, in ogni caso Piper Jaffray afferma che Apple è più immune a tutti questi problemi rispetto ai propri rivali.