Pinterest ha chiuso una controversia che si era trovata ad affrontare contro gli azionisti che avevano accusato la società di discriminazioni sul posto di lavoro contro le donne e le minoranze razziali.
Secondo quanto riferito dalla NBC News, la società ha accettato di spendere 50 milioni di dollari per migliorare la propria diversità ed equità, e consentirà agli ex dipendenti di parlare della discriminazione razziale o di genere che hanno subito, anche se erano vincolati da un accordo di non divulgazione. Altri dettagli finanziari dell’accordo non sono stati resi noti.
La causa è stata intentata contro i dirigenti della società nel novembre 2020, con l’azionista che ha affermato che la società agiva in modo irresponsabile non facendo nulla per affrontare “diffuse affermazioni di discriminazione razziale e di genere”. La denuncia ha anche accusato l’amministratore delegato della società di “circondarsi di yes-men ed emarginare le donne che osavano sfidare la cricca di leadership maschile White di Pinterest”.
Quell’anno, più donne hanno riferito che Pinterest le avrebbe pagate meno dei dipendenti maschi e alcune hanno riferito di discriminazioni razziali e ritorsioni per averne parlato. The Verge ha anche riferito di discriminazioni all’interno del team finanziario dell’azienda. Separatamente, la società ha pagato 20 milioni di dollari alla sua ex COO Françoise Brougher dopo aver affermato che la società l’ha pagata meno dei colleghi di sesso maschile, e che non l’ha invitava a riunioni importanti. In ultimo il risarcimento è il risultato del suo licenziamento dopo aver sollevato la questione.
L’avvocato di Brougher ha notato che gli accordi presi potranno aiutare le aziende a evitare la responsabilità, ma al tempo stesso comportare pagamenti maggiori e donazioni di beneficenza. Ed infatti, Pinterest e Brougher hanno deciso di donare congiuntamente oltre 2 milioni di dollari a enti di beneficenza a sostegno delle donne e delle minoranze nel settore tecnologico.