Ad oltre tre mesi dal lancio i Pixel di Google restano due smartphone molto difficili da reperire sul mercato, situazione che espone le difficoltà di Google nel gestire una catena di approvvigionamento con cui l’azienda non ha certamente molta dimestichezza. Come riportato da The Verge, Google ha gestito malamente le spedizioni tanto che oggi per poter acquistare un Pixel è necessario rivolgersi essenzialmente ai rivenditori su eBay, pronti a lucrare sulla scarsa offerta del mercato standard.
Alcuni modelli, come ad esempio i Pixel XL da 128GB, sono esauriti ormai dallo scorso 30 novembre, quasi due mesi, problemi di disponibilità che non si limitano ad affliggere il Play Store ma anche i negozi di Verizon, partner di Google per la distribuzione del Pixel.
Gli ordini effettuati oggi per il Pixel XL da 128GB prevedono le prime spedizioni per la seconda settimana di marzo, praticamente fra circa due mesi. Stessa situazione per il modello da 5 pollici per il quale è necessario attendere fino a febbraio o marzo, a seconda del colore scelto. Le cose non migliorano nemmeno all’interno dei negozi Verizon, dove vedere un Pixel XL sugli scaffali è un’occasione più unica che rara.
Google non ha ancora svelato dati di vendita dei suoi smartphone e, anche se le proiezioni di alcuni analisti sembrano essere ottimistiche, ciò non giustifica le lacune logistiche e di approvvigionamento che Google sta mostrando nel lancio di uno smartphone molto apprezzato dalla critica. Il che si traduce in un’occasione persa per Mountain View: chi desiderasse acquistare un Pixel, potrebbe essere costretto a ripiegare su un iPhone 7 o un Galaxy S7 viste le attese catastrofiche predette da Google e Verizon per le spedizioni.
Google ha semplicemente cercato di placare la delusione con alcune dichiarazioni di circostanza: “Siamo consapevoli sui problemi di inventario su Google Store e Verizon. Onestamente, la domanda ha superato le nostre aspettative. Stiamo facendo del nostro meglio per rifornire su base continuativa”. Non tutte le aziende possono disporre della catena di distribuzione di Apple ma sicuramente errori di questo genere possono avere ripercussioni sulla fiducia degli utenti e sulle loro aspettative nei confronti di un brand.